Ottimo inizio per le velocità vintage in pista l’8 e 9 marzo sul circuito di Vallelunga: il numero elevato di partecipanti, lo spettacolo e le sorprese in pista hanno reso onore al tracciato dove si tiene circa un terzo dell’attività nazionale con tanto di appuntamento mondiale. Solo il maltempo sembrava minacciare la due giorni romana ma tutti coloro che hanno avuto fiducia si sono goduti un buon clima e accenni primaverili di sole.
Con le GP500 Classiche inserite nel Vintage 1, le GP500 Epoca, le Sport 750 e le Maxi Moto nel Vintage 2, le prove di qualifica del sabato premiavano nelle Classiche la Yamaha di Daniele Parravano davanti al campione 2007, il riminese Duilio Damiani su Honda. Completavano la prima fila Fiorenzo Marconi e Paolo Ibatici, rispettivamente in sella ad una Honda ed una Yamaha. A ridosso dei primi quindi, volti noti come quello del laziale Fabio Vitali, alle prese con mille problemi alla sua Honda, l’emiliano Mazzoni, il siciliano Mancuso ed il capitolino Porretti, al ritorno in pista dopo una lunga pausa. Nella griglia a seguire due Morini, quella di Fontanesi e quella di Vitacca, con Marco Caligiuri e Antonino la Porta a completare la fila mentre Di Sarra, Baracchi, il rientrante senese Zamperini ed il siculo Cuttitta si vedevano costretti a chiudere nelle retrovie per una gara che si preannunciava da subito in salita. Ancor più duro l’epilogo invece per Baldini, Schvetz, Pagliaroli e Martini che, causa mille problemi tecnici, non realizzavano i tempi richiesti e venivano quindi esclusi dalla finale.
La partenza della domenica registrava subito un duello al calor bianco tra Damiani e Parravano: i due si scambiavano di posizione mille e più volte con sorpassi da incorniciare in punti diversi del tracciato. Nel finale, a poche curve dal termine, il pubblico perdeva l’occasione delle ultime schermaglie causa un problema alla moto di Damiani…con Parra in testa, il terzo posto era appannaggio di Fiorenzo Marconi seguito sul traguardo da Vitali. Leggermente più sgranato Mancuso, per lui cosi come per i rivali a seguire arrivavano punti pesanti per la classifica di Trofeo. Fuori causa invece a poche curve dal termine La Porta, Vitacca e Ibatici, il senese Zamperini tornava alla pista con la delusione di un ritiro.
Nel Vintage 2 le prove di qualifica erano impietose come i problemi che attanagliavano Negri su Triumph, Di Carlo e lo svizzero Allamand, entrambi su Ducati: fuori dalla partenza, salutavano la pole position di Alberto Peruzzi su Seeley. Accanto a lui in griglia quindi, la Kawasaki di Davide Rossi, sempre GP500 Epoca, e quindi due maxi moto a completare la fila, rispettivamente per la guida di De Vita e Tersigni.
Le GP500 Epoca erano ancora protagoniste quindi in seconda fila con la Kawa di Cimatti, capace di sopravanzare la Suzuki di Riccardo Magrotti, campione 2007 della categoria, la Triumph di German e la Norton manx del capitolino Soppelsa. Nel resto della griglia quindi svattava, oltre alle consuete Ducati, Guzzi, e Triumph, la Paton di Oreste Zaccarelli che strappava un decimo tempo all’esordio su questa special. Poche curve dopo lo spengersi del semaforo e la Vintage 2 segnava subito il primo ritiro, e che ritiro: out Peruzzi, la gara era tutta nelle mani di un indiavolato Magrotti che recuperava su tutti.
Alle sue spalle, per nulla disposto a mollare e in più occasioni pericoloso, si attestava il campano De Vita mentre in terza piazza arrivava il laziale Tersigni. A metà gara, il ritiro di Magrotti facilitava il lavoro di De Vita, autore pure del giro veloce a testimonianza di una giornata perfetta, seguito sul traguardo dal citato Tersigni. Terzo di categoria delle Maxi quindi Orlando Fusco su una Ducati Pantah fresca di restauro. Per il terzo posto assoluto invece spazio allo svizzero German su Triumph, primo delle 750 e avanti di un solo secondo sotto la bandiera a scacchi nei confronti del forlivese Rossi, primo a sua volta nelle GP 500 Epoca. Per lui gara in rimonta contro un Gabellini che cedeva il passo prima a lui e quindi a Zaccarelli per chiudere in terza piazza di categoria. Ai margini del podio invece Fiorino Cimatti e Ivan Soppelsa: quest’ultimo, più avvezzo alle maxi, non sfigurava comunque nella prima uscita dell’anno. Sesto Rocco Tedesco su Seeley, per Tiricola la giornata si chiudeva ancor prima della partenza con il ritiro.
Nella 750 quindi, dopo lo stratosferico German chiudevano sul podio di classe il comasco Claudio Magnani su Triumph ed il romano Alessandro Grigio su Bsa: con distacchi vicini al secondo, i due tagliavano l’ultimo traguardo tallonati dalla Guzzi di Nicola D’Aliesio, la Ducati di Giancarlo Rossi e l’altra Guzzi della new entry Zanoli. A punti quindi le altre due Guzzi per la guida di Raffaele D’Aliesio e Livio Milan (Guzzi), Marziali (Guzzi), Garlassi (Ducati) e Lombardini (Triumph) salutavano la comitiva anzitempo per noie meccaniche. Prossimo appuntamento ad Adria il 5 e 6 aprile con il gruppo 5, l’Endurance italiano ed europeo, il gruppo 4 italiano ed europeo, il gruppo 3 e la consueta kermesse dei Meeting.