L’APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO FEDERALE ALLE LINEE GUIDA PROPOSTE DALLA GIUNTA METTE LA FEDERAZIONE IN GRADO DI LAVORARE AL MEGLIO NEL PROSSIMO QUADRIENNIO, CON OBIETTIVI SEMPRE PIU’ AMBIZIOSI
Il Consiglio Federale ha definitivamente approvato le linee guida proposte dalla Giunta. Ora la Federazione Motociclistica Italiana è pronta, oltre che perfettamente “equipaggiata” per affrontare al meglio il prossimo quadriennio. Nomi e particolari sono nelle pagine seguenti. Qui voglio attirare l’attenzione su alcuni punti che mi stanno a cuore.
Negli anni scorsi avevamo iniziato una profonda revisione dei meccanismi federali. Un lavoro ormai ben avviato, anche se ancora da mettere a punto e semplificare ulteriormente, che ci permette di puntare al prossimo obiettivo: la conquista di un numero di appassionati decisamente maggiore dell’attuale; l’ottenimento di una qualità generale, sportiva e non, decisamente più elevata; la capacità di fornire ai Tesserati servizi ancora più soddisfacenti. Un’attenta analisi della situazione ci ha convinto che ci siano ampi spazi di miglioramento nell’opera di coinvolgimento e proselitismo svolta fino ad ora, che pure ha già raccolto grandissimi risultati, come dimostrano il numero molto elevato di Tesserati e Moto Club, una struttura federale decisamente professionale, la presenza consolidata sul territorio, i risultati sportivi dei più giovani che testimoniano la nostra grande attenzione al settore.
Eppure, non siamo soddisfatti. Dobbiamo fare di più. Ecco perché abbiamo deciso di modificare profondamente l’organizzazione federale. Innanzitutto “ridisegnando” alcune macro-aree di intervento, identificate nel Settore Sportivo, nel Settore Tecnico, nel Settore Utenza (che incorpora Epoca e Turismo), individuato come fondamentale per lo sviluppo di nuovi e più diretti rapporti con i Club e gli utenti. Dando vita alla Commissione Sviluppo Attività Sportive; prestando rinnovata attenzione al Settore Educazione Stradale; sviluppando la professionalità del Gruppo Commissari di Gara. Occupandoci direttamente, infine, di un settore importante come la velocità in pista, facendola diventare una “vetrina” irrinunciabile del modo di operare della Federazione.
Abbiamo migliorato la nostra presenza, abbiamo stretto rapporti con la Industrie, gli Organizzatori, gli Autodromi. Ora dobbiamo “riversare” questo patrimonio sugli utenti, la massa di tutti gli appassionati che cercano in noi soluzioni a tantissimi problemi. Non abbiamo la bacchetta magica, ma siamo coscienti di quante persone ci diano fiducia, con la Tessera, con l’organizzazione di eventi, con la presenza sul territorio. In una parola: con la loro enorme passione. Sentiamo il dovere morale di rispondere a queste domande. Ce la metteremo tutta affinché le nostre risposte siano le migliori possibili.
In conclusione, un commento personale alla scomparsa di Candido Cannavò, storico Direttore della Gazzetta dello Sport, il giornale che scandisce ogni giorno la vita di moltissimi di noi. Cannavò, con rara sensibilità e grandissima maestria, l’ha saputa dirigere per molti anni facendola diventare “una di famiglia”, una presenza quotidiana di cui si sente la mancanza, quando si arriva a sera senza averla sfogliata. Un giornale ricchissimo di competizioni e risultati, ma sempre capace di trarre dalle storie sportive spunti utili per la vita di tutti i giorni. Ora, purtroppo, tutti noi abbiamo perso un prezioso punto di riferimento.
Paolo Sesti