In pochi lo sanno, ma la Questura di Bolzano, guidata dal Questore dottor Enzo Giuseppe Mangini, ha una Sala Storica, dove non vengono custodite solo uniformi, oggetti e documenti della Polizia, dalla sua istituzione ai nostri giorni, ma dove hanno trovato una sede naturale anche diverse moto d’epoca usate dalla Polizia Stradale. Veicoli che, dopo abili restauri, sono stati certificati dalla Federazione Motociclistica Italiana ed iscritti al Registro Storico.
Per tutti gli appassionati delle due ruote, nella Sala Storica, allestita e curata dal Sovrintendente Capo della Polizia di Stato Eddy Blasizzo e da un ristretto gruppo di appassionati, c’è appunto una sezione dedicata alle motociclette d’epoca.
Qui si trovano ben sette moto d’epoca della Polizia Stradale, tutte in ottime condizioni che vengono ancora usate per manifestazioni ed eventi. Cinque moto sono iscritte nel Registro Storico. La più datata è una BSA WM20 dell’esercito inglese costruita nel 1941 e ceduta, alla fine della seconda guerra mondiale, alla Polizia italiana. La motocicletta più recente è invece una Moto Guzzi V50 III, costruita nel 1983 e utilizzata presso il Centro Addestramento Polizia Stradale di Cesena, per l’addestramento dei motociclisti.
Ad ogni motocicletta è abbinato un manichino in divisa che permette di ripercorrere anche l’evoluzione dei caschi e delle uniformi della Polizia Stradale, con particolare riguardo alle dotazioni di sicurezza dei motociclisti. Oggi l’uso delle motociclette da parte della Polizia Stradale è stato ridotto. Le motociclette vengono impegnate principalmente per la scorta alle manifestazioni sportive e per la vigilanza del traffico, anche autostradale, quando il flusso veicolare è particolarmente intenso.
La Sala Storica, aperta nel 2008, è visitabile da gruppi e scolaresche, su appuntamento, previa richiesta.