Da Le Mans al Mugello con gli italiani protagonisti. E questa volta non parliamo solo di Rossi, Dovizioso e Iannone, ma dei nostri giovani che in Francia hanno fatto l’en plein sul podio della Moto 3. Un altro grande ed inequivocabile segnale che la scuola italiana sta tornando a riprendersi quel posto che ha sempre avuto e che le spetta. Un podio che rivitalizza tutto l’ambiente, perché su quei giovani che adesso sono protagonisti, noi della FMI ci abbiamo creduto e lavorato con entusiasmo ed impegno. Per questo sono sinceramente soddisfatto di quello che già da qualche anno abbiamo impostato e realizzato mentre piovevano critiche e lamentele da ogni parte.
Il nostro motociclismo sportivo sta risorgendo anche grazie alla filiera che la FMI ha saputo costruire e gestire, dai Primi passi, alle Minimoto, dalle prime gare insomma, fino al CIV che è nel pieno della sua attività con segnali incoraggianti non solo come presenze al via, ma anche sulle tribune. Poi che i giovani trovino il loro posto in altri team è per noi la riprova di aver contribuito a farli crescere, a formarli come piloti e, speriamo, come campioni. Per questo sono molto felice di aver festeggiato al Mugello i Trenta Anni del Team Italia con al nostro fianco il Numero Uno della Dorna, Carmelo Ezpeleta. E non mi fermo alla Velocità: nel fuoristrada i numeri non solo hanno tenuto ma il rinnovamento completo di alcuni settori, come il Minicross o il Trial, sta già portando risultati concreti. Questo mese di giugno dal punto di vista sportivo è davvero senza un attimo di respiro.