Mancano pochi giorni alla partenza del Pharaons International Cross Country Rally in programma dal 29 settembre al 7 ottobre prossimi. E’ ormai tutto pronto per il decimo anniversario della maratona targata JVD International che in questi anni ha saputo far crescere la manifestazione fino a diventare l’evento rallystico più ambito dopo la Dakar.
In questi giorni Jacky Ickx e il team dei ricognitori stanno verificando il percorso, con un minuzioso controllo del road-book di gara. Il 28 settembre tutti gli equipaggi raggiungeranno il Cairo, dove l’indomani sono previste le verifiche tecniche e sportive, come di consueto all’Hotel Intercontinental di Giza.
Il successo del Pharaons è evidente dal numerosissimo elenco dei partenti nel settore moto: ben 104 sono infatti i bikers che hanno imbarcato il proprio mezzo a Genova, un record sia per la gara egiziana, sia per il Campionato del Mondo 2007. Non potrà correre purtroppo David Casteu, infortunatosi in Argentina, ma il campione francese sarà comunque presente in veste di team manager dell’agguerrito gruppo di piloti che fanno capo alla sua organizzazione. Un vero peccato perché David ha perso la possibilità di lottare per il Campionato, ma soprattutto per il mancato duello con Marc Coma, che in Egitto cercherà la sua terza vittoria consecutiva.
Meno nutrita la schiera delle auto, cui certo non ha giovato l’assurda concomitanza con il Rally del Marocco, ma non per questo la partecipazione è meno qualificata: Christian Lavieille e Carole Montillet con i colori del Team Dessoude, il polacco Krzysztof Holowczyc con il Nissan Navarra del Team Overdrive, Etienne Smulevici con il buggy biposto ed il francese Jerome Pelichet, quarto nell’edizione 2006: sarà battaglia vera.
Mentre tra i camion al via la sfida sarà tutta italiana: favorito d’obbligo Giacomo Vismara con il suo potente Iveco, ma la novità DAF guidato da Matteo Paccani renderà certamente più interessante la gara.
104 moto, dicevamo, provenienti da tutto il mondo, con le “pattuglie” più numerose, oltre naturalmente agli italiani, composte da piloti francesi, giapponesi, spagnoli e israeliani. Non mancano comunque sudamericani, statunitensi e, per la prima volta, un pilota turco e tre rumeni.
Tutti troveranno comunque pane per i loro denti negli oltre 2600 chilometri del percorso: trasferimenti ridotti al minimo, come tradizione al Pharaons, e sette tappe che porteranno il rally fino a Siwa, la fantastica oasi al confine con la Libia. Proprio a Siwa il rally “bivaccherà” per due giorni, con il Grande Mare di Sabbia che sarà teatro di una stupenda frazione tutta tra le dune.
L’appuntamento è dunque per la prima tappa del 30 settembre, con il tradizionale via del Pharaons all’ombra delle piramidi, la cornice più bella al mondo che nessun altro rally può vantare.