E’ andata in scena ieri la seconda tappa del Sardegna Rally Race, la più lunga dell’intera competizione. Due le prove speciali, entrambe di circa cento chilometri. La prima affrontata nelle prime ore del mattino, e la seconda a seguire dopo un particolarissimo servizio di assistenza di metà tappa. La carovana del Sardegna Rally Race ha, infatti, avuto il privilegio di essere “ospite” del moto club Gonnesa, che sulla affascinante “terrazza” di Porto Paglia, affacciata sul mare dell’Ovest, ha allestito un vero e proprio happening.
Il tema del giorno era “capire” come si evolve la corsa che incoronerà a San Teodoro il vincitore della ottava edizione del Rally Mondiale. Il più attivo nelle prime fasi del Rally era stato il Paulo Gonçalves. Ieri, tuttavia, il campione portoghese non ha “digerito” il menù del giorno del “SRR15”. L’errore è dietro l’angolo, e in Sardegna, come sappiamo, un errore si paga sempre caro.
Dunque, innanzitutto la seconda tappa è stata l’occasione del riscatto per Joan Pedrero. Il pilota catalano aveva pagato caro un “eccesso di velocità”, e di conseguenza la sua classifica è stata danneggiata. Ma Pedrero si è tolto almeno la non secondaria soddisfazione di portare la sua Sherco al successo in entrambe le speciali del giorno, imponendo in entrambe un ritmo insostenibile per gli avversari.
Un altro motivo essenziale dello sviluppo del Rally era capire fino a che punto il più forte dei piloti italiani, Alessandro Botturi, aveva risentito della non brillantissima performance della prima tappa. Poco, è la risposta. Anzi si direbbe che in questo caso il bresciano ha mandato a segno una vera e propria operazione-vendetta. Botturi è stato il pilota più redditizio in entrambe le prove speciali, al punto da riuscire, al termine della tappa, a ribaltare completamente la situazione e a salire in cattedra e conquistare la testa della corsa. Operazione stupenda, e ancor più riuscita se si pensa che Botturi si era proposto di uscire allo scoperto solo a partire dalla terza tappa. La sua velocità evidente soprattutto nella sicurezza con la quale affronta la lettura del road book, una forma di talento che gli concede il vantaggio di poter tenere un ritmo altissimo.
Ma l’impresa di Botturi non è il solo “titolo” della seconda tappa. Un altro partecipante si è catapultato al centro del palcoscenico del Sardegna Rally Race. Si tratta si Jacopo Cerutti, al quale va un doppio merito. Il primo è quello di essere riuscito, in una situazione del tutto nuova per lui, a non commettere alcun errore di navigazione. Il secondo quello di essersi proiettato senza timori reverenziali al centro dell’arena. Morale: Jacopo Cerutti esce dalla difficilissima seconda tappa con un risultato straordinario, il podio provvisorio.
Il “sottotitolo” finale, non meno importante, è dedicato a Marc Coma. L’asso catalano sta disputando una delle sue stagioni chiave. È all’assalto di una serie di record che lo manderà in prima pagina sul libro di storia del Rally-Raid. Vincere il Sardegna Rally Race, per la quarta volta, sarebbe una parte del suo record. Ma ancor più importate, per lo spagnolo, è mantenere la guida del Mondiale che lo vede in testa. Insomma, con due “piazzamenti”, Marc Coma occupa la seconda posizione della classifica provvisoria del Rally di Bike Village, e francamente, conoscendo un poco l’impostazione tattica del Pilota, il risultato parla da solo.