Visto l’ottimo esito della passata stagione, riprodotto sabato 14 e domenica 15 lo stage di 2° livello con 31 minienduristi convocati nel Villaggio Treviza a Treviglio (BG).
E’ bello e gratificante computare un regolare incremento di iscritti nel settore giovanile dell’enduro pervenuto dall’ottimo operato di canali quali il campionato italiano minienduro e la Scuola Avviamento Enduro ma questo rappresenta solo il primo passo di un iter che intende formare possibili campioni della specialità che possano un giorno indossare l’ambita Maglia Azzurra. Ritornando infatti con la mente a tre anni fa e precisamente al detto “Chi semina, raccoglie” e che ha incoraggiato l’istituzione del progetto S.A.E., vien naturale riflettere che una volta germogliata questa pianta bisogna accudirla offrendole quanto necessario per una corretta maturazione affinchè riesca presto a fruttare. Ecco motivata quindi la scelta di realizzare dei corsi di livello superiore, che rappresenta lo step succesivo, con la convocazione diretta su designazione del tecnico federale Alessandro Comotti e del responsabile di settore Nico Bignami in seguito a ragazzi visti ed osservati nei precedenti appuntamenti SAE 2006 e 2007 ritenuti tecnicamente più preparati o estremamente predisposti all’enduro, integrati dai minipiloti che partecipano al campionato italiano miniEnduro. Per incentivare le regioni più lontane dal miniEnduro lo scorso anno la politica del 2° livello è scattata proprio dal sud con il primo stage in Campania ed il successivo in Sicilia, a Piana degli Albanesi (PA) proprio dove il 29 aprile si terrà la seconda prova di italiano MiniEnduro. Quest’anno il programma 2° livello viene riproposto prevedendo una copertura di tutto il territorio suddiviso per grandi aree: Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud, Sicilia, Sardegna.
Il primo appuntamento si è tenuto sabato 14 e domenica 15 aprile segnando l’ennesimo successo permesso anche grazie al lavoro de Moto club Treviglio ed i fratelli Alessandro e Giancarlo Comotti che hanno messo a disposizione personale qualificato e tutto il villaggio Treviza, location ideale con le sue strutture permanenti per lo svolgimento di stage e allenamenti. Hanno aderito 31 dei 39 convocati, un vero record. Alto il livello dei partecipanti, con la presenza dei due vincitori della prima prova di italiano minienduro (il bergamasco Nicolas Pellegrinelli ed il leccese Jacopo Andrea Schito) ed altri piloti protagonisti. Grande professionalità e passione dimostrata ancora una volta dall’istruttore Raffaele Prisco (tecnico di 4° livello, il più alto, e preparatore atletico) affiancato dal tecnico Comotti (presenza costante nel mondo del miniEnduro e responsabile tecnico della SAE). Suddivisi in in due gruppi in base a criteri quali età, mezzo e capacità, l’iter didattico è iniziato sabato pomeriggio con un riscaldamento muscolare seguito da una lezione teorica riferita soprattutto ai fondamentali tecnici, quali la posizione in moto ed i gesti tecnici da compiere nelle varie situazioni.
Domenica mattina ancora un doveroso riscaldamento muscolare con a seguire ripasso dei fondamentali per poi alternare i due gruppi sui due tracciati di cross ed enduro disponibili al villaggio Treviza, mentre il pomeriggio ci si è occupati della tecnica di superamento di ostacoli naturali come tronchi e canali, nonché alla messa a punto della tecnica per superare al meglio le contropendenze, e qui è entrata in gioco la sponda naturale del laghetto Treviza.
Non sono mancati ovviamenti sani momenti di aggregazione. Sabato sera, grazie all’ ospitalità e disponibilità di Giancarlo, proprietario del villaggio che ha accolto lo stage, si è tenuta un’ interminabile cena di gruppo caraterizzata intenzionalmente da una lunga e chiassosa tavolata di soli bambini. Questo per scaturire quei momenti che reputo fondamentali per la maturazione dei ragazzi che deve essere non solo fatta di nozioni tecniche. Ricordiamo che un gruppo in grado di coesistere è un incentivo fortissimo per la corretta crescita in un ambiente sereno, che parallelamente riesca a stimolare leali rivalità agonistiche sui campi di gara e ad amicizie vere e durature nella vita di tutti i giorni.
Unico neo dell’evento bergmasco i due infortuni capitati alla lady Arianna Bertone addirittura nel giro di riscaldamento del sabato che le ha causato una infrazione alla clavicola e Alessandro Facchetti che domenica pomeriggio si è fratturato il polso. Tanti auguri ovviamente a tutti e due di una pronta guarigione.