Vincere in MotoGP e alla Dakar. Un’impresa riuscita ad un solo pilota: Danilo Petrucci. Il ternano classe 90, dopo i due successi ottenuti nel Motomondiale con Ducati, lo scorso 6 gennaio ha vinto su Ktm una tappa della Dakar 2022. Un successo al quale ha reso omaggio anche la FMI. Petrucci è stato infatti ospite della Federmoto nella giornata di ieri, 3 febbraio, ricevendo un riconoscimento dal Presidente FMI Giovanni Copioli, insieme ad una Maglia Azzurra numero 9 dedicata proprio a Petrux: «E’ stato davvero un piacere ricevere la visita di Danilo – ha raccontato Copioli – un pilota vincente, un ragazzo appassionato di motociclismo a 360 gradi, che si è misurato in diverse discipline del nostro sport. E continua a farlo con successo, guidato sempre dal divertimento e dalla passione. I suoi valori rispecchiano in pieno quelli della Federazione Motociclistica Italiana. Consegnargli la Maglia Azzurra con il suo nome era quasi un obbligo».
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L’occasione della visita è servita per fare una chiacchierata con Danilo, nella quale il ternano ha raccontato la sua esperienza alla Dakar, fatta di fatica, difficoltà ma soprattutto tanta soddisfazione. Riportando aneddoti legati ai consigli ricevuti da un veterano come Franco Picco. Nel corso del colloquio, Danilo ha ricordato gli esordi della sua carriera motociclistica nell’offroad (trial e cross), il passaggio alla velocità, la vittoria nel Civ, fino ad arrivare al Motomondiale. Soffermandosi su un giudizio riguardo ai giovani piloti italiani in Gp e sul gran lavoro fatto dalla FMI per la crescita di nuovi talenti. Senza dimenticare di guardare al futuro, con l’esperienza del MotoAmerica alle porte e due ipotesi verso le quali Petrucci si è detto interessato: una wild card al Civ e un’esperienza alla Sei Giorni: «La Maglia Azzurra me l’hanno appena regalata quindi ce l’ho già!», ha scherzato Danilo. «Mi piacerebbe molto correre la Sei Giorni – ha proseguito Petrux tornando serio – ho visto da spettatore quella dello scorso anno, vinta da noi, e avevo promesso che l’avrei fatta. Non so se riuscirò già quest’anno, ma comunque vorrei farla. Magari con una squadra di Club e provando a coinvolgere piloti non dell’Enduro. Così come mi piacerebbe correre una gara di Civ, è dal 2011 che non la faccio. Devo controllare il calendario e trovare il modo di organizzarmi. In questo momento ho chiuso la mia prima parte di carriera in MotoGP e l’ambizione ora è quella di divertirmi il più possibile con le moto». L’intervista integrale sarà disponibile nei prossimi giorni su FedermotoTV.