Non era nuova a gesta del genere; e anche in precedenza aveva sempre scelto il posto più scomodo ed esposto, quella specie di strapuntino sul nulla (“solo posti in piedi”) che è il carrozzino del sidecarcross. Ma la nuova impresa che Mara Colligiani ha aggiunto al suo già ricchissimo palmares, ha del prodigioso.
Co-fondatrice e segretaria “storica” del Moto Club Trasimeno di Castiglione del Lago (PG); autentico braccio destro, per decenni, del presidentissimo del club umbro, l’ineguagliabile Vinicio Rosadi; per undici anni, a cavallo di tre mandati, Presidente del Co.Re. Umbria di Federmoto, Stella d’Oro del CONI al merito sportivo (e l’elenco potrebbe continuare), Mara ha deciso di festeggiare “a modo suo” l’addio alle competizioni di Pietro Lasagna.
Così quando Pietro, 73 anni, di Magione (PG), una vita dedicata al sidecarcross, socio e pilota del “Trasimeno”, ha iniziato il suo giro d’onore, si è trovato come passeggera l’amica Mara. E visto che questa donna, oltre ad aver fatto di un’assoluta indipendenza il suo stile di vita, sa anche come si dà spettacolo, ha scelto l’abbigliamento che lo stesso Lasagna indossava in gara negli anni ’70, compreso l’inconfondibile casco jet rosso fuoco.
Così i due se ne sono andati a spasso lungo la pista di Gioiella, tra applausi e stupore, fino ad approdare sul panettone dell’arrivo per il brindisi finale.
Se tutto questo, verificatosi in occasione della tappa a Castiglione del Lago del tricolore sidecarcross (che, per la cronaca, vede lanciatissimi verso il titolo i fratelli Ivo e Ivan Lasagna, figli di Pietro), ha già di per sé un suo significato, a rendere appunto memorabile lo show del duo Lasagna-Colligiani è l’età dei suoi protagonisti.
Detta quella del pilota, è d’obbligo glissare su quella della signora, anche perché nessuno crederebbe a quanto indicato; valga solo un riferimento: quando, nel 1961, Mara fonda, insieme ad altri, il Moto Club Trasimeno, è minorenne, ma solo per la legislazione dell’epoca.
Ecco perché, per coraggio, prestanza fisica e senso dell’humor, l’aggettivo “prodigioso” appare adeguato.