I visitatori continuano ad affollare i saloni specializzati. Un ottimo segnale, mentre il panorama lascia trasparire preoccupazioni per il momento. La Federazione è comunque pronta a fare la sua parte
Si è concluso da poco il Salone di Milano. L’unico che si è tenuto in Europa nel 2009, e per il quale gli organizzatori hanno dichiarato 450.000 visitatori. Congratulazioni sincere, dunque, a chi ha avuto la forza di mantenere viva una tradizione importante, consentendo alla Aziende italiane di dimostrare con i fatti che sono in grado di restare all’avanguardia, e rafforzando l’Italia di gran lunga nel ruolo di mercato più importante d’Europa.
Mentre leggete queste righe, inoltre, si è appena chiuso il Motor Show di Bologna, che ha visto un (timido) ritorno in scena delle moto.
Tra poche settimane si tiene a Verona il Motor Bike Expo (e noi ci saremo, con una presenza ufficiale, pronti a rispondere a dubbi e domande, a cominciare dai possibili quesiti sulla Tessera Sport, novità assoluta FMI per il 2010, come leggete nelle pagine che seguono, che si aggiunge alla Tessera Member, la versione “base” già conosciuta e apprezzata da 160.000 appassionati in tutta Italia).
In contemporanea viene organizzato a Padova Bike Expo Show, mentre è già annunciato Moto Days a Roma, a metà del prossimo marzo.
Sono segnali importantissimi, che lasciano trasparire come la passione per le motociclette e per il nostro mondo sia fortissima, capace di resistere anche a periodi molto difficili come quelli che stiamo attraversando.
E qualche nube in effetti si vede, all’orizzonte. I concessionari non attraversano un bel momento: gli incentivi statali hanno contribuito a tenere non troppo lontane dallo scorso anno le vendite del settore, ma hanno fortemente diminuito il valore dell’usato, da sempre moneta di scambio per l’acquisto del nuovo e comunque “cassaforte” per i commercianti. Nel frattempo, mentre i margini per i venditori si assottigliano sempre di più, la gente sembra avere rallentato le visite in officina, nell’intento di risparmiare. Molti piloti, infine, sono (molto più del solito) alla ricerca di risorse economiche per affrontare la prossima stagione, anche solo per partecipare ad un Trofeo monomarca.
Il 2010 si apre dunque con grande preoccupazione. Nessuno è in grado di prevedere cosa succederà, mentre in tanti sperano di riuscire a mantenere almeno il proprio posto di lavoro.
Ecco allora la nostra posizione. Noi ci siamo, la Federazione Motociclistica Italiana continua nel proprio lavoro di sempre, puntando allo sviluppo della passione, alla ricerca di nuovi servizi utili agli appassionati, facendo il massimo sforzo per tenere invariati i costi. Tutto questo con un duplice obiettivo: puntare al mantenimento della situazione attuale, in attesa che tutta l’economia possa ripartire; spingere gli eventi verso la ripresa, il prima e il meglio possibile.
Perché sono convinto che tutti abbiano bisogno di punti di riferimento certi, e che le istituzioni più forti abbiano il preciso dovere di essere in prima linea, ogni volta che ce ne sia bisogno.
Buone Feste a tutti.
Paolo Sesti