E sono 50. 50 Gran Premi vinti, 101 manche conquistate. Numeri da record, aggiunti ai cinque titoli in bacheca, che permettono a Tony Cairoli di entrare nella top tre dei vincitori di gare mondiali insieme a Everts, Smets e Robert.
VITTORIA E RECORD – Semplicemente impeccabile nel Gp di Repubblica sul duro terreno di Loket, Tony, ha così conquistato la vittoria numero 50, una doppietta straordinaria e ora è di nuovo in fuga nel mondiale. Complimenti sono arrivati anche dal Presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Paolo Sesti, e da tutta la struttura federale come riconoscimento per questo grande campione che, ora, p entrato anche di diritto nel culb dei 50, club esclusivo che vede presenti solo altre 3 grandi figure del motocross mondiale, ovvero i belgi Joel Roberts (59), Joel Smets (57), mentre l’altro fiammingo, Stefen Everts è il primo in assoluto con 101 gare vinte.
CRONACA – Un weekend perfetto dominato fin dal sabato nelle qualifiche, poi si è ripetuto nelle due manche della domenica. Non ha sbagliato nulla come sempre accade quando c’è un obiettivo prestigioso da raggiungere.
Nella prima manche non ha avuto rivali, in testa fin dalla prima curva, ha staccato il gruppo arrivando al traguardo in solitaria.
Più movimentata la seconda manche. Una partenza non perfetta ha costretto il pilota della KTM a recuperare dall’ottava piazza. Dopo un giro era già quinto, poi ha passato Pourcel, Nagl e infine è andato a riprendere Desalle, lo ha passato e si è involato verso il trionfo che gli permette di aumentare il vantaggio in classifica, proprio su Desalle, a 30 punti.
Antonio Cairoli: “Sono contento di avere vinto a Loket, pista sulla quale avevo vinto solo due volte e su di un terreno che non amo particolarmente. Sapevo che Pourcel sarebbe stato molto veloce e infatti in prima manche sono partito bene e l’ ho controllato badando a non commettere errori su un terreno scivoloso. Nella seconda manche sono partito bene, ma alla prima curva Goncavels mi ha mandato largo. A quel punto ho iniziato a rimontare e studiare gli avversari e sono così riuscito a passarli e fare mia la manche. Bello ottenere 50 vittorie in carriera, ma rimango concentrato sull’obiettivo mondiale che è il mio pensiero primario. Voglio vincere il sesto titolo e non penso alle vittorie ottenute, ma guardo avanti.”