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L’intervista a Benedicte Tavernier, prossima protagonista del progetto Lady Beta FMI

La nascita di una passione nella propria terra d’origine. Questo è quello che è successo a Benedicte Tavernier, pilota che sarà protagonista questo weekend a Rapino (CH) nel Campionato Italiano Motorally con il progetto Lady Beta FMI, portato avanti dalla Commissione Femminile FMI, da Beta Motor nella persona di Niccolò Corti e il Team Beta Dirt Racing di Paolo Machetti, che dà la possibilità a tante ragazze pilote di cimentarsi gratuitamente in contesti competitivi di spessore.

Andiamo a conoscere meglio Benedicte Tavernier, dagli esordi nell’Enduro fino alla partecipazione nell’Italiano Motorally, per poi arrivare ad obiettivi e progetti futuri nel mondo del motociclismo fuoristrada.

Benedicte, com’è nata la passione per le moto?

“Due anni fa sono salita per la prima volta su una KTM SXF450 da cross. Non sapevo né cambiare marcia, né frenare, infatti inizialmente fu un disastro (ride, ndr). Da li ha iniziato il mio percorso in moto: ho iniziato principalmente con delle uscite in enduro per avventurarmi tra le roccia in mezzo agli alberi e vicino ai fiumi.

La mia passione si è concretizzata quando sono tornata a casa mia, in Belgio, per provare per la prima volta la pista di Lommel. Dall’ esperienza sulla sabbia poi non mi sono più fermata. Ad oggi, la guida sulla sabbia mi emoziona tantissimo, per allenarmi preferisco sempre andare in pista sulla sabbia per le difficoltà che si possono riscontrare. Da qui ho fatto un passo verso un approccio tecnico della guida in moto”.

Quando hai capito che volevi fare la pilota?

“La mia prima partecipazione ad una gara è stata durante il rally della Sardegna, volevo capire se potenzialmente ero in grado di prendere parte a delle vere gare. Il mio obiettivo iniziale non era quello di partecipare a gare di motorally, ma alla fine mi è piaciuto talmente tanto che ho voluto rifarlo. Con la mia poca esperienza in moto e l’uso del roadbook cartaceo per la prima volta la gara è stata dura, mi sono persa almeno per mezz’ora in mezzo ai boschi e ritrovare la strada poi è stata come una vittoria. Nonostante ciò sono voluta tornarci perché è stata un’esperienza incredibile sia a livello mentale che tecnico. Nel 2024 ho deciso di partecipare al trofeo KTM, dove corro insieme ad un altra ragazza (Michela Colleoni) ed ho partecipato al Motorally Italiano.

Nel corso dell’anno ho deciso di migliorarmi tanto per cui ho partecipato al collegiale femminile dove ho avuto il mio primo incontro con la tecnica del motocross. Grazie anche a loro ho voluto continuare questo percorso in Piemonte con il mio maestro di motocross: Alessandro Marcone. Una persona gentile, di grande supporto e sempre disponibile”.

Quando hai saputo che avresti fatto parte del progetto Lady Beta Motorally per questo weekend a Rapino, che emozioni hai provato?

“E’ stata una coincidenza, una sorpresa. Non era prevista la mia partecipazione alla gara perché nell’ ultimo allenamento ho rotto la pompa del freno posteriore, quindi è stata una notizia bellissima sotto tutti i punti di vista. Sono contentissima di poter fare il rally con il progetto Beta, ringrazio Monica Goi per la sua dedizione continua alle donne nel motociclismo. Mi piace che si stia creando un un bel gruppo di donne che possono sempre ritrovarsi ai collegiali per un confronto e supporto”.

A che punto pensi possa essere il movimento femminile nel motociclismo?

“Non è facile per noi iniziare nel motociclismo essendo uno sport principalmente maschile, mancano le occasioni per noi ragazze di socializzare e confrontarci negli allenamenti. E’ una bella cosa che ci siano i collegiali femminili; credo che sia una cosa molto importante per le donne di poter avere un loro momento di confronto e avere la possibilità di essere supportate da qualcuno. La trovo una bellissima iniziativa”.

Obiettivi futuri per la tua carriera?

“Per prima cosa vorrei continuare con il motorally, mi piace essendo un’avventura in cui sfidi te stessa. Vorrei anche dedicarmi di più al mondo del motocross, magari partecipando a qualche gara l’anno prossimo. Inoltre, vorrei aumentare la visibilità di questo bellissimo sport (anche in Nord Europa, Belgio e dintorni) e condividere questa passione con gli altri. Infatti da 6 mesi sto portando avanti un progetto con il supporto di alcuni appassionati del motociclismo offroad in Italia che si chiamerà MX-tracks e che vedrà la sua nascita nel 2025. Sarà un tipo di “tripadvisor” per le piste da cross che vorrei prima avviare in Italia e poi anche all’estero, se volete saperne di più contattatemi su  __404_offroad”.

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