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L’Audax 1000 debutta in Sardegna e convince

Si è conclusa tra la soddisfazione generale di partecipanti ed organizzatori la quinta edizione dell’Audax 1000, svoltasi in Sardegna dal 2 al 4 ottobre. Nata come Granfondo nel 2013 e ora affidata dal suo creatore Massimo Tamburelli ai ragazzi sardi di Motocicli Audaci e Moto Club Sa Palestra Sinnai, l’evento nel corso del tempo ha cambiato le sue vestu, spogliandosi del cronometro ma mantenendo intatto lo spirito che anima i partecipanti fatto di audacia e amicizia.

Tre giorni di inizio ottobre che sono stati clementi con i 15 partecipanti armati di special stradali e cafè racer, regalando loro un clima reso piccante solo da un pomeriggio piovoso che ha ridisegnato magicamente gli scenari della valle della luna e le bianche vette calcaree che adornano le pendici del Gennargentu. Un evento di 1000 chilometri che ha visto i partecipanti lasciare Cagliari alla volta della punta a nord ovest più estrema dell’isola, il sito minerario abbandonato dell’Argentiera, sferzato nell’occasione da un maestrale intenso quanto capace di regalare onde suggestive e profumo di salsedine. A chiudere la prima emozionante tappa è stata la notte passata dentro al sacco a pelo in vecchi locali industriali che scendono verso il mare, concessi per l’occasione dall’associazione Landworks che attraverso l’arte e l’architettura sta ridando vita al vecchio borgo minerario.

Il secondo giorno, la bussola è stata puntata verso l’altare rupestre di Santo Stefano dove i partecipanti sono stati rifocillati da panade artigianali e un bicchiere di vino (solo uno, si guida!). Quando la pioggia ha fatto capolino è arrivato qualche problema per i classici filtri a trombetta che ormai dimorano in ogni moto special che si rispetti, ma una volta smontati e soffiati dall’acqua, con un giro di nastro e una copertura di fortuna hanno permesso il gruppo di arrivare in tempo per godersi il tramonto ai piedi del lago Cedrino. Infine, rotta verso la cava “Asphalt&Gravel”, passando per il paese che sta esattamente al centro della Sardegna: Belvì. Una caduta senza conseguenze ha fatto guadagnare a Carlo, audace alla sua prima esperienza di questo tipo, una croce di nastro adesivo nero sul faro, di quelle vere, meritate sul campo, fatta con cura per tenere insieme la calotta e il vetro danneggiati nell’impatto a terra.

L’avventura Audax1000 2020 si è conclusa così fra sorrisi e abbracci, un’esperienza che ha toccato quelle corde del viaggio esperienziale, fatto di luoghi, passione e amicizie e che, promettono gli organizzatori, ritornerà al passato nella futura edizione già in cantiere per il 2021.

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