40.000 ragazzi raggiunti attraverso i corsi teorici di guida sicura, 12.000 giovani invitati a salire sui motorini e ai quali sono stati impartiti, da parte dei formatori FMI, gli insegnamenti sul corretto modo di guidare il mezzo; e poi ancora: 116 le giornate di prova pratica nell’anno scolastico 2006-2007, con un aumento sostanzioso in termini percentuali delle stesse rispetto all’anno precedente di quasi il 50 per cento.
Queste sono le cifre che dimostrano quanto sia importante il ruolo svolto dal settore della Sicurezza Stradale non soltanto all’interno della Federazione Motociclistica, ma anche e soprattutto nell’ambito della società italiana.
Un impegno che abbraccia moltissime realtà territoriali e sociali e che, proprio per questo, non può prescindere da una collaborazione su vasta scala con organi statali. In effetti il progetto che il settore della sicurezza stradale sta portando avanti insieme al Ministero della Pubblica Istruzione sta producendo dei risultati apprezzabili, e sono le cifre a testimoniarlo.
Abbiamo intervistato la dottoressa Francesca Marozza, la responsabile, assieme a Enrico Garino, del dipartimento della Sicurezza Stradale. A lei abbiamo rivolto alcune domande.
In che modo insegnate ai ragazzi il corretto uso del motociclo sulle strade?
Abbiamo messo a punto una strategia diversificata per sensibilizzare i giovani ad una guida sicura e consapevole. Non c’è dubbio che i grandi eventi sono importanti per trasmettere messaggi di forte impatto. In questo senso va interpretata la nostra presenza, anche quest’anno, al “Giffoni Film Festival”. Ma è attraverso le giornate nelle scuole che abbiamo sortito i risultati più significativi. Attualmente la legge sul patentino stabilisce che i ragazzi debbano frequentare un corso teorico di 20 ore a scuola. Secondo il nostro parere tale corso non è sufficiente per acquisire competenze sull’uso del ciclomotore: per questo, attraverso la professionalità dei nostri formatori, diamo ai ragazzi la possibilità di fare un’esperienza pratica di guida e di comprendere così quali siano le insidie e i pericoli che chi guida le due ruote a motore deve affrontare.
Quali sono le novità del 2008?
Per poter garantire il miglior servizio possibile è necessario che le persone preposte all’insegnamento siano sempre aggiornate. Per questo motivo riteniamo indispensabile fare una revisione dell’Albo dei Formatori, che allo stato attuale sono circa 1.100, attraverso quanto stabilito nel Regolamento di recente approvazione. Migliorando la nostra professionalità potremo impartire un insegnamento ai giovani di migliore qualità di quello, comunque ottimo, che abbiamo garantito quest’anno.
Avete altre iniziative in programma?
Abbiamo firmato, all’inizio del 2007, la Carta Europea sulla Sicurezza Stradale, assumendo l’impegno con l’Unione Europea di contribuire alla riduzione del 50% delle vittime degli incidenti stradali. Ci siamo impegnati, per tre anni, ad elaborare messaggi “virtuosi” di guida indirizzati ai motociclisti. Attualmente abbiamo realizzato il poster “La pista è fatta per correre, la strada no”, che contiene un invito al rispetto delle regole del Codice della Strada. Per correre esistono ambienti diversi concepiti senza gli ostacoli che la strada presenta. I motociclisti, prima di tutto, devono essere consapevoli di non avere nessuna carrozzeria che li protegge. Il poster sarà esposto in occasione delle manifestazioni sportive organizzate dalla FMI e sarà offerto a tutti i Comuni che ritengano di esporlo sulle strade di maggiore pericolosità per i motociclisti.