Si torna a parlare di secondo livello che sabato 08 e domenica 09 settembre è sbarcato nella macro area sarda e precisamente ad Iglesias (CA).Al cospetto dei professori Comotti e Rossi,tutti presenti i 25 convocati.
Si può definire il classico “colpo di fulmine”. Era l’aprile 2006 quando la S.A.E., in occasione del campionato europeo enduro, approdò per la prima volta nella calda Sardegna, e precisamente nella costa sud-occidentale nel comune di Iglesias (CA). Fu subito amore a prima vista fra il moto club Iglesias patrocinatore dell’evento, ed il progetto del Settore Tecnico federale con tutti i suoi fattori che fanno di ogni lezione un vero successo, come uno staff preparato e disponibile ed una filosofia, quella reclutare nuovi giovani e guidarli ad un corretto approccio alla specialità divertendosi, davvero prestigiosa che fa onore alla Federazione Motociclistica Italiana. Un’ammirazione così forte da indurre il club cagliaritano a richiedere “il bis” quest’anno (25 aprile) duplicantosi alcuni mesi dopo, sabato 08 e domenica 09 settembre, con lo svolgimento della lezione di livello superiore. Un amore che da quell’aprile 2006 ha scaturito un forte interesse e consolidato un gruppo di piloti “formato mini” a tal punto da generare un vero campionato regionale con 40 iscrizioni di media, un amore tradotto in passione per il MiniEnduro e questo ancora una volta grazie a S.A.E.
Naturalmente tanta dedizione ed affiatamento si sono riversate nel meeting scolastico con un’organizzazione impeccabile coadiuvata dai mitici Carlo Piccardi presidente e Maurizio Cubadda definito presidente del MiniEnduro. Basti riflettere che per l’occasione è stato spianato il tracciato preesistente nel Centro Sportivo “Le Ceramiche” e rifatto minuziosamente addirittura con la presenza fissa nei due giorni di stage di due autobotti dei Vigili del Fuoco pronte a placare la sabbia.
Per la prima volta tutti i convocati, in questo caso 25, si sono presentati sul campo mossi da un incredibile voglia di imparare, accompagnati da genitori che una volta affidati i figli ai tecnici si sono preoccupati a dispensare aiuto nel tracciato i papà, mentre le mamme si sono rimboccate le maniche radunando cibo e bevande in cucina allestendo una “bella tavolata” nel corso della pausa pranzo. Davvero lodevoli.
Un’atmosfera che pare abbia contagiato anche i due professori sul campo. Al simpatico e ormai consolidato tecnico federale Alessandro Comotti si è affiancato l’assistente tecnico Cristian Rossi (campione europeo nel ‘92 e italiano nel ‘90) entrati fin da subito in sintonia e riuscendo a cooperare ottimamente tra loro e con i ragazzi. Suddivisi in in due gruppi, i più navigati con Rossi (11 piloti) e gli altri con Comotti (14 piloti) l’iter didattico è iniziato sabato mattina con un riscaldamento muscolare seguito da una lezione teorica riferita soprattutto ai fondamentali, posizione in moto ed i gesti tecnici da compiere nelle varie situazioni e lezione pratica in sella. Domenica mattina ancora un doveroso riscaldamento muscolare con a seguire ripasso dei fondamentali per poi alternare i due gruppi sul tracciato.
“Credo che porterò sul cuore questa lezione, per tutta la vita – parla seriamente al telefono Comotti – il clima che S.A.E. riesce a regalare è incredibile, difficile da far capire a parole. Ad Iglesias mi sono trovato di fronte ad un gruppo magnifico, una vera macchina organizzatrice con dirigenti e genitori motivati da un credo comune, quello di far divertire e crescere questi ragazzi attraverso il minienduro. Sabato sera infatti tutti e 70 siamo andati in una pizzeria ed un papà ha pagato per tutti, sono rimasto senza parole, quasi commosso. Soddisfazioni che sono giunte anche dagli allievi stessi, costantemente attenti e pronti ad imparare tanto che domenica anche i meno esperti sono diventati abili e veloci come gli altri, pensate nel tracciato sono stati creati quattro salti e tutti hanno imparato a saltare. Bravi veramente! Infine applausi anche al moto club Dorgali che come il moto club Iglesias sta forgiando un bel gruppetto di piloti a conferma che il MiniEnduro stà contagiando tutta l’isola.”
E come tutte le favole che si rispettino..e vissero tutti felici e contenti stringendosi la mano e congendandosi con un arrivederci al 2008 magari con una bella prova di italiano minienduro…