Il Trial delle Nazioni Indoor è andato in scena ieri sera a Vendée, in Francia, di fronte a un pubblico di 3.000 persone. L’Italia, rappresentata da Matteo Grattarola e Luca Petrella, ha concluso la manifestazione al quarto posto ma è rimasta sempre in gioco per la seconda piazza insieme a Francia e Gran Bretagna. La Spagna, favorita alla vigilia, ha rispettato i pronostici e ha vinto la competizione; la Norvegia ha chiuso la classifica, distante dalle altre formazioni, in quinta piazza.
La Maglia Azzurra ha terminato il primo round in terza posizione (commettendo un errore da 5 penalità alla quarta delle sei zone). In quel momento la classifica provvisoria era guidata dalla Spagna (0 punti) davanti a Francia (2), Italia (5), Gran Bretagna (6) e Norvegia (14). La seconda manche è stata più difficile per tutti. Anche per i nostri piloti, che hanno concluso le 6 zone con 11 penalità contro le 7 della Gran Bretagna e le 10 della Francia. Ancora senza errori, la prova della Spagna. Dopo le prime due heat, la classifica era quindi la seguente: 1. Spagna (0 pt.), 2. Francia (12 pt.), 3. Gran Bretagna (13 pt.), 4. Italia (16 pt.), 5. Norvegia (41 pt.).
All’Italia sarebbe bastato un 5 in meno nel secondo round (in cui ne ha realizzati due) per agguantare la seconda piazza e accedere alla finale. Fase in cui la Spagna si è assicurata il successo davanti alla Francia. Questa la graduatoria definitiva: 1. Spagna (12 pt.), 2. Francia (34 pt.), 3. Gran Bretagna (13 pt.), 4. Italia (16 pt.), 5. Norvegia (41 pt.).
La nazionale azzurra ha chiuso ai piedi del podio, dando comunque ottimi segnali dal punto di vista delle prestazioni e della mentalità. A spiegarlo è Fabio Lenzi, Direttore Tecnico FMI Trial: “La gara è stata molto combattuta ed equilibrata per le posizioni da podio dietro la Spagna e purtroppo per un 5 non siamo andati in finale. E’ vero, il risultato a livello di classifica è lo stesso del 2018 ma il valore è diverso. Quest’anno siamo stati alla pari degli avversari e abbiamo intravisto il secondo posto. Da questo punto di vista sono soddisfatto perché rispetto al passato siamo cresciuti come mentalità, come affiatamento e a livello tecnico. Spero che tutto ciò ci dia ancor più consapevolezza e fiducia per il futuro”.