In arrivo Motitalia di Giugno 2012 – Leggi l’Editoriale
Fuoristrada Targa e non solo
IN QUESTO PERIODO L’OFF ROAD RICHIEDE MOLTA ATTENZIONE E GRANDE IMPEGNO. LO STIAMO FACENDO, MA E’ ASSOLUTAMENTE NECESSARIA LA COLLABORAZIONE DI TUTTI, A FRONTE DI RISCHI MOLTO ELEVATI
La copertina scorsa era dedicata a Romano Fenati. Se l’è meritata! Ma il cammino per lui, come per tutti i giovani nella vita, è ancora lungo e ci saranno molte difficoltà da superare. Intanto, siamo soddisfatti, perché nel frattempo stanno crescendo anche altri giovani, già arrivati alle competizioni titolate internazionali e, a livello nazionale, alcuni giovanissimi sono quasi pronti per un prossimo… salto in avanti. Un segno inequivocabile che il nostro progetto di crescita, pur in un periodo di grande difficoltà, sta portando i primi frutti positivi, come ormai ci viene ampiamente riconosciuto
Nel frattempo, come sempre tra maggio e giugno, abbiamo cominciato a pianificare la prossima stagione, con un’attenzione particolare al fuoristrada e alle sue varie problematiche, sia sul “versante” Motocross sia su quello Enduro/Motorally.
Vogliamo trovare il modo di rendere ancora più facile la partecipazione alle gare. Se infatti la vita sportiva dei professionisti è ormai tracciata e stabile, con regole certe e prospettive di carriera concrete (per chi vuole e ha la possibilità di farlo), per i più giovani è un po’ diverso. Ma se vogliamo vedere crescere i nuovi Cairoli e Philippaerts e avere nuovamente piloti vincenti a livello internazionale nell’enduro, dobbiamo promuovere ancora di più queste specialità, facilitare l’arrivo di molti ragazzi e nuovi praticanti , cercando di mantenere contenute le spese. In altre parole, dobbiamo aumentare la cosiddetta “massa critica” dei partecipanti alle gare. Ecco allora che potrebbe nascere una nuova Licenza, a costi assolutamente promozionali, sia pure con alcuni limiti di utilizzo. La proposta è allo studio dei vari organismi interessati e proprio in questo periodo viene illustrata anche ai Presidenti dei Comitati Regionali. Vi terremo aggiornati. Contemporaneamente stiamo esplorando anche la possibilità di ridurre , per quanto possibile, sia le procedure che i costi “burocratici” legati all’organizzazione delle gare.
Sempre nel fuoristrada, stiamo lavorando sia sul problema della circolazione, sia sul problema targa. Come sapete, la FMI ha preso una posizione molto ferma, chiedendo a tutti il rispetto delle norme: la targa c’è, e quando si usa la moto su strada deve essere montata. Quella originale, perché così prevede il Codice della Strada. Una posizione chiara, l’unica che ci permette di cercare il dialogo con le Autorità che “vigilano” sull’attività enduro e motorally (in primis Corpo Forestale dello Stato e Ministero dell’Ambiente) e quelle a cui chiediamo i permessi per le gare (Comune, Provincia, Regione, e così via).
Affrontiamo il tema con grande serietà e convinzione. Abbiamo dato vita alla Commissione Normative Fuoristrada, composta da veri esperti del settore, stiamo conducendo una campagna informativa a tutto campo nei confronti dei Moto Club, stiamo comunicando in tutti i modi la nostra posizione.
Ma molti non ascoltano, o forse fanno finta di non capire che solo affrontando il tema per tempo, e nei modi giusti, sarà possibile salvaguardare l’intera attività. In caso contrario, sono talmente tante le difficoltà che se la situazione dovesse (malauguratamente) sfuggire al controllo, la FMI perderebbe probabilmente Tessere e Licenze, ma le Aziende smetterebbero di vendere le motociclette. Semplicemente perché non sarebbe più possibile svolgere attività fuoristrada, bloccata per sempre da qualche nuova norma ideata da benpensanti animati da sano populismo. I Moto Club devono essere informati: non si può e non si deve lasciarli nell’ignoranza (cioè nella mancata conoscenza del problema): ma è essenziale che abbiano voglia di comprendere cosa diciamo e che ci aiutino, nei comportamenti e nella diffusione delle informazioni. Evitiamo battaglie di retroguardia, destinate al sicuro insuccesso, ma puntiamo a fare realmente “massa critica”.
Paolo Sesti