Spedito a tutti i Tesserati e a tutti i Moto Club affiliati alla Federazione Motociclistica Italiana.
Editoriale
Motitalia Dicembre 2010–Gennaio 2011 – Cento di queste FMI!
Un compleanno importante, da festeggiare degnamente, che per di più coincide con i 150 anni dell’Unita’ d’Italia. Protagonista la Federazione Motociclistica, da sempre al vertice del movimento.
Le statistiche dicono che in Italia dovrebbero esserci circa 10.000 persone che hanno compiuto 100 anni.
A partire dal 2011, ci saremo anche noi: la Federazione Motociclistica Italiana compie cento anni, essendo stata fondata il 29 aprile 1911.
Da quel giorno amata, “odiata”, “usata”, approvata, criticata, celebrata, la FMI è protagonista assoluta della vita motociclistica. Italiana e non solo.
In tanti anni, tra inevitabili “alti e bassi”, tra accelerazioni e frenate, è sempre stato molto chiaro l’obiettivo numero 1 da raggiungere: lo sviluppo dello sport motociclistico in Italia.
Che non vuol dire vincere titoli mondiali. O meglio, non solo questo: un obiettivo che pure è stato raggiunto talmente tante volte, in tutte le specialità, che diventa quasi difficile fare i conti esatti. Sviluppare lo sport e l’attività motociclistica vuol dire molte altre cose. Vuol dire favorire la nascita e la crescita della “base” dei praticanti, in attesa che questa esprima dei fuoriclasse in grado di raggiungere i vertici assoluti. Vuol dire monitorare l’attività degli impianti (pista e fuoristrada), fornendo consigli e prescrizioni per mantenere il più elevato possibile il livello di sicurezza; preoccuparsi che l’attività sportiva si svolga con regole quanto più possibile chiare, facendole applicare al meglio; fare in modo che esista una copertura assicurativa degna di questo nome, a costi quanto più possibile calmierati. Ma vuol dire anche preoccuparsi di tutto il resto: le moto d’epoca, che hanno avuto di recente uno sviluppo straordinario, sia per lo sport che nel versante “utenza”; il turismo, oggetto da qualche tempo di una totale rivisitazione per rispondere alle nuove esigenze dei praticanti; l’Educazione Stradale, perché moto (e scooter) non vuol dire solo sport, ma anche tantissime persone (si calcola siano in movimento 8 milioni di due ruote, in Italia) che usano moto e scooter tutti i giorni; alcune volte utenti giovanissimi che noi mettiamo in sella per la prima volta nella loro vita, offrendo consigli per divertirsi e godere degli straordinari vantaggi delle due ruote, ma consapevoli dei pericoli che si incontrano tutti i giorni. Vuol dire preoccuparsi delle leggi dello Stato che regolano tutta la nostra attività, stando attenti che non diventino vessatorie, agendo in tutte le sedi possibili per chiedere ed ottenere modifiche a nostro favore. Magari andando a recuperare situazioni impossibili, come quella che si era profilata ad inizio anno in Piemonte.
Di fatto, esclusa la produzione e la vendita delle moto, ogni volta che si parla dell’argomento, la Federazione Motociclistica c’è.
Alcune volte questo comporta la necessità di decisioni impopolari. E’ l’argomento di queste settimane, dopo che abbiamo annunciato cambiamenti nella gestione di Tessere, Licenze e coperture assicurative. Abbiamo fatto diverse comunicazioni ufficiali, abbiamo preparato documentazioni molto chiare, stiamo spiegando la situazione a tutti quelli che lo chiedono, rispondendo personalmente ad ognuno, sul perché siamo stati costretti a fare certe scelte.
Un impegno sicuramente molto gravoso, che pure ci viene riconosciuto, anno dopo anno, da un numero sempre crescente di appassionati. Chiudiamo l’anno 2010 sfiorando la quota di 160.000 Tesserati: si tratta di persone che credono nelle nostre proposte, ci danno fiducia giorno dopo giorno, chiedono miglioramenti e noi siamo impegnati a darli.
Ma, soprattutto, è un numero di persone che cresce ogni anno.
Paolo Sesti
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