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Il Presidente della FMI Paolo Sesti scrive al Sindaco di Napoli Iervolino

A seguire, la lettera che il Presidente della FMI, Paolo Sesti, ha scritto al Sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, a seguito dei provvedimenti presi dal Comune di Napoli riguardo il divieto di circolazione per i mezzi a due ruote che rientrano nella categoria “Euro 0”. (L’ordinanza è consultabile all’indirizzo internet:


http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1881


 


Roma, 5 ottobre 2007


 


Egregio Sindaco Russo Iervolino,


 


le recenti decisioni assunte dal Comune di Napoli, secondo cui dal 1 gennaio 2008 ciclomotori e motoveicoli Euro 0 non potranno più circolare all’interno del territorio cittadino, sono assolutamente allarmanti per il mondo delle due ruote che rappresento.


 


Vi è, da parte della Federazione Motociclistica Italiana, la piena consapevolezza che anche i motociclisti debbano fornire il loro contributo al “risanamento” dell’aria che tutti quotidianamente avveleniamo.


Non va tuttavia dimenticato che i motociclisti sono coloro che contribuiscono a snellire il traffico, grazie ai tempi di percorrenza assolutamente minori, grazie agli spazi occupati minori di 1/5 rispetto a quelli delle auto (delle più piccole!), anche nei parcheggi. Tutti sono consapevoli inoltre del rischio che gli utenti delle due ruote a motore affrontano quotidianamente e delle difficoltà maggiori che si incontrano nel periodo invernale.


 


I motociclisti sono sempre più colpevolizzati dai risultati allarmanti sul rilascio delle polveri sottili (PM 10) come rilevano le centraline, ma sappiamo quanto tali dati siano influenzabili dalle condizioni atmosferiche, dall’utilizzo degli impianti di riscaldamento, infine da sorgenti esterne alle città.


Ed ancora, non va dimenticato che i mezzi Euro 0, quelli di cui oggi si vieta la circolazione, sono stati prodotti fino al 1999 e venduti anche oltre, addirittura con incentivi statali. Esiste, per i mezzi a due ruote, l’usura che favorisce il loro ricambio naturale. Ma inibire la circolazione appare francamente persecutorio nei confronti di una utenza che ha acquistato il mezzo solo sette anni fa.


 


Inoltre vorrei parlarLe di un comparto davvero residuale, quello delle moto storiche, per la conservazione delle quali lo Stato sta facendo tanto. Andranno tutte rottamate?


Il Comune di Roma ha predisposto una deroga per consentire la circolazione dei mezzi di interesse storico e collezionistico, iscritti nei registri storici riconosciuti dall’art. 60 del Nuovo Codice della Strada, in ragione del loro valore storico e culturale e del fatto che essi vengono utilizzati in rare occasioni e per brevi tragitti.


 


Di questi temi vorrei avere la possibilità di parlare in Sua autorevole presenza, al fine di dissipare alcuni dubbi ed affrontare serenamente il problema del ricambio dei mezzi, per il quale anche le aziende sono chiamate a contribuire.


 


Augurandomi che questa mia possa essere accolta con favore, resto in attesa di un Suo riscontro.


Signor Sindaco, i motociclisti napoletani hanno bisogno di essere ascoltati!


 


Paolo Sesti

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