Con la tappa di Parma la Rievocazione Storica del Motogiro d’Italia è giunta a metà percorso. Ancora tre frazioni e la manifestazione più famosa al mondo per moto d’epoca, organizzata dal Moto Club Terni L.Liberati – P.Pileri in collaborazione con la FMI e la FIM, archivierà definitivamente la ventisettesima edizione.
Dopo tre tappe sono ancora oltre 100 i partecipanti in gara dei 126 che avevano preso il via il primo maggio da Bologna. A parte la prima tappa, le altre sono state avversate dal mal tempo in particolare quella chiusasi a Parma il 3 maggio, quando sono stati affrontati numerosi passi dell’appenino emiliano, dove la nebbia e la temperatura invernale hanno messo a dura prova uomini e mezzi, soprattutto quelle storiche con in media una sessantina d’anni sulle spalle.
Al giro di boa lo specialista folignate Marco Tomassini in sella a una Gilera 175 sport del 1957 guida la classifica assoluta davanti all’eterno rivale Eric Willelme, l’olandese della Guzzi già vincitore nel 2012 e nel 2017 ha un ritardo di sole tre lunghezze, leggermente più attardato il comasco Giacomo Viganò in sella alla Morini GT del 1956. E’ questa, ovviamente anche la classifica più prestigiosa, ovvero quella della Rievocazione.
Nella Vintage riservata alle moto costruite fino la fine degli anni settanta comanda Mauro Fortunati (Guzzi Airone 250) il lombardo precede di una manciata di punti il decano della manifestazione Silvano Fabbri (Morini TS 125) e il turco Ahmed Orhun (BMW R60).
Fra le Classic, altra categoria di moto datate, è il tedesco Michael Cassel su Morini 3 ½ a precedere il piemontese Gianni Quassolo con l’Aermacchi 350 e lo statunitense Robert Machinist su BMW R90 S.
La categoria Motogiro Turismo, al momento vede la coppia umbra Andrea Angiolini e Mauro Vittoiro Iapadre entrambi in sella alle Honda duellarsi in testa e distanziare il terzo incomodo Nigel Griffin di una quindicina di punti. L’americano della Benelli, però non è nuovo a grandi rimonte e a giocarsi la vittoria nelle fasi finali della gara.
Infine la Cafè Racer, la categoria che solo da due anni ha una classifica dedicata, vede il giornalista Claudio Antonaci con la Ducati saldamente al comando, al suo inseguimento il britannico Peter Andrew Thomas e lo statunitense Hugh Schink.
La carovana oggi arriva a Rimini in quella che è la frazione più lunga con i suoi 330 chilometri, poi domani una frazione fra la Romagna e il nord delle Marche e infine domenica il ritorno a Borgo Panigale all’interno dello stabilimento Ducati, dove si concluderà il Motogiro 2018.