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Franco Gualdi alla vigilia degli Assoluti di Enduro: “Piccoli accorgimenti per migliorare il campionato”

Gli Assoluti d’Italia di Enduro sono pronti a scattare da Andora (SV), località della costa ligure che rappresenterà il punto di partenza e arrivo delle prime due prove del Campionato, da disputare sabato e domenica. I 227 piloti già iscritti si daranno battaglia tra il Cross test, l’Enduro Test e l’Extreme Test. Franco Gualdi, Coordinatore del Comitato Enduro FMI, fa il punto prima dell’avvio di stagione.

Ciao Franco. Come lo scorso anno, gli Assoluti scattano dalla Liguria ma ci sono molte novità rispetto al 2022

“Certo, perché ogni stagione è a sé. Sta per partire un nuovo Campionato, che aggiungerà volume alla storia del fuoristrada. Rispetto allo scorso anno non ci sono stravolgimenti particolari, ma solo piccoli aggiustamenti mirati a ottimizzare il Campionato. Per esempio, abbiamo dato l’accesso agli Assoluti solo ai piloti con un ranking inferiore ai 240 punti. Ancora più importante è stato togliere la classe Youth, perché era di fatto un doppione della 125. Al contrario, abbiamo inserito la classe Veteran nella Coppa Italia. In ottica sicurezza è stato fissato il tempo massimo delle prove speciali a 10 minuti; ovviamente il riferimento è alla prova in linea. L’ideale sarebbe avere un tempo che spazi dai 5 ai 7 minuti, non di più. Non è sempre vero che più la speciale è lunga e più è bella. Con questo limite possiamo avere un migliore controllo dei piloti all’interno della speciale e garantire una maggiore sicurezza e anche dal punto di vista sportivo avere speciali più corte rende più animata la lotta per la vittoria, perché i distacchi sono più limitati. Infine, rispetto allo scorso anno è stata inserita in calendario una gara in più di due giorni”.

Che gara sarà quella di Andora? La tipica gara ligure, con speciale sulla spiaggia e poi tanto sasso in montagna?
“La Liguria ha una morfologia ben conosciuta: finito il mare inizia la montagna. Quindi la prima cosa da organizzare bene è il paddock. Da questo punto di vista la location di Andora è straordinaria, forse una delle migliori che si potessero trovare, direttamente sul porto a un passo dal mare. Una volta fuori dal paddock si punta subito verso la montagna. Come è logico pensare, non ci sarà il classico pratone dove si sviluppa il fettucciato, ma tanti sassi e salite; i piloti troveranno sul percorso di gara anche un bel tratto sassoso all’interno del letto di un fiume. Ma non può mancare anche la speciale su sabbia”. 

Una delle belle novità di quest’anno è che abbiamo al via il Campione del Mondo EnduroGP, ed è italiano!
“Verona lo abbiamo visto crescere, fa parte della nostra famiglia e per noi della Federazione è semplicemente Andrea. Ma oggi è diventato il pilota di riferimento a livello Mondiale ed è un onore poterlo avere in gara agli Assoluti; a molti potrebbe apparire scontato proprio perché italiano, ma non lo è affatto. La sua presenza è fondamentale, anche perché è ormai un trascinatore non solo di pubblico, ma anche di partecipanti. E per fortuna non è il solo. Ad Andora ci saranno tanti avversari di altissimo livello, italiani e stranieri. Queste gare stabiliscono un record dopo l’altro quanto a numero di iscritti ed è così ormai da diversi anni. Merito del buon lavoro fatto, ma anche del fascino che l’enduro continua a offrire”. 

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