Spettacolare FIM Enduro Vintage Trophy. Aggettivo migliore non c’è per descrivere questa prima edizione dell’evento mondiale riservato alle moto d’epoca da Regolarità, ideato dalla Federazione Internazionale di Motociclismo (FIM) su proposta della Federazione Motociclistica Italiana (FMI). Emozionante e adrenalinico sin dal primo giorno di gara, il FIM Enduro Vintage Trophy ha vissuto il suo epilogo sabato 23 ottobre, quando i 357 piloti rimasti in competizione hanno affrontato l’ultima prova, ovvero la manche conclusiva di Cross. La partenza dal cancelletto suscita sempre un certo fascino, soprattutto nei piloti abituati a tutt’altro start nelle gare di Regolarità e di Enduro.
I primi a cimentarsi lungo il tracciato disegnato a pochi passi dal Cross Test ‘Buraccio’ sono stati i piloti delle classi X1 e X2; a seguire, quelli delle classi X3, X4, X5 ed X6, tutti iscritti individualmente. Dopo i primi 59 piloti, sono scesi in pista quelli che si sono contesi la vittoria del Vintage Silver Vase Club e quelli schierati dalle Federazioni di appartenenza per conquistare il Vintage Veterans Trophy, rispettando l’ordine di classe dalla A1 alla C7. Un chilometro e duecento metri da percorrere quattro volte, per ciascuna delle venti manche che hanno saputo richiamare il pubblico delle grandi occasioni. Tra le più spettacolari, quella che ha visto l’avvincente testa a testa tra Matteo Rubin su KTM 250 e Stephane Peterhansel su Yamaha 250: il Campione del mondo schierato dal Moto Club Gaerne ha tenuto testa al pilota d’Oltralpe dal primo all’ultimo giro, animando una manche da strappa applausi. Alla fine mister Parigi-Dakar si è dovuto accontentare della piazza d’onore; bellissima e significativa è stata la stretta di mano tra i due dopo aver tagliato il traguardo del quarto giro, complimentandosi l’uno con l’altro.
Conclusa l’entusiasmante e avvincente manche di Cross, tutti i partecipanti sono tornati sul Molo Massimo di Portoferraio per assistere alla cerimonia di chiusura del FIM Enduro Vintage Trophy. Le premiazioni condotte dagli speakers Lorenzo Graziotti e Martina Riboni sono state introdotte dall’intervento del Consigliere della Regione Toscana, Marco Landi che si è complimentato con tutti gli artefici di questa strepitosa manifestazione, capace di valorizzare le bellezze dell’Isola d’Elba nel pieno rispetto dell’ambiente e della natura circostante. Gli ha fatto il Sindaco di Portoferraio, Angelo Zini: “Abito vicino al Cross Test ‘Buraccio’ e ho nel sangue i motori, ma le sensazioni che mi avete fatto provare in questi giorni hanno superato di molto le mie più belle aspettative. Grazie infinite a tutti voi che avete reso possibile questo straordinario evento che resterà per sempre nella storia della nostra Isola”.
Emozionato e soddisfatto, il Presidente del Moto Club Isola d’Elba, Daniele Anichini: “È stato un anno intenso e faticoso, ma il successo di questa manifestazione ci ripaga dell’impegno profuso. Ringrazio la Federazione Internazionale di Motociclismo e la Federazione Motociclistica Italiana per aver creduto in noi assegnandoci questa prima edizione del FIM Enduro Vintage Trophy, ringrazio il Comitato Regionale FMI Toscana presieduto da Alessandro Roscelli per la costruttiva collaborazione messa in campo, il direttore di gara Paolo Buratti, i track inspector Maurizio Micheluz e Stefano Passeri, Monica e Toni Mori di Maxim, i media partner Soloenduro e Fuoristrada & Motocross d’Epoca e, naturalmente, tutto il team che ha fatto la sua parte per l’ottima riuscita dell’evento. Permettetemi, infine, un ringraziamento particolare rivolto alla mia compagna Elisabetta, che mi ha sostenuto dall’inizio alla fine di questa strepitosa avventura”.
Prima di premiare i vincitori di ogni classe, del Vaso e del Trofeo, sono stati menzionati gli enti pubblici e privati di supporto alla manifestazione: i Comuni di Portoferraio, Capoliveri, Campo nell’Elba, Porto Azzurro, Marciana, Marciana Marina e Rio, Acerbis, Blackbird, Barontini Petroli, Bardahl, Moby e la società Cosimo De’ Medici
Classifiche alla mano, 18 classi su 20 sono andate appannaggio dei piloti italiani, a testimonianza di quanto l’ambiente del Gruppo 5 di Regolarità goda di ottima salute, grazie all’infaticabile lavoro del responsabile nazionale FMI, Francesco Mazzoleni. Le vittorie di Federico Fregnan nella A1, Fabio Parrini nella A2, Massimo Parrini nella A3, Fabio Taborro nella A4, Enrico Tortoli nella A5, Alberto Gennaro nella B1, Mirco Rossi nella B2, Luigi Tissoni nella C1, Angelo Signorelli nella C2, Fabio Casotto nella C3, Stefano Bosco nella C4, Maurizio Bettini nella C5, Paolo Giulietti nella C7, Giorgio Volpi nella X1, Maurizio Lenzi nella X3, Osvaldo Armanni nella X4, Andrea Purinan nella X5 e Mauro Sant nella X6 sono un’iniezione di grande fiducia per il proseguo della Regolarità italiana. Stephane Peterhansel si è aggiudicato la classe C6 e Thierry Magnaldi ha fatto sua la X2. A premiarli sono saliti sul palco, tra gli altri, Heinrich Schmith e Pedro Mariano della FIM, Raffaele Prisco e Raffaele Bigioni della FMI.
I migliori tre tra gli iscritti individuali sono stati Maurizio Lenzi (X3), Paolo Pellegrini (C6) e Mauro Sant (X6).
Le cinque donne partecipanti si sono così piazzate in classifica: prima Andrea Peterhansel (che ha ricevuto anche il premio alla memoria della giovane e sfortunata pilota di Motorally, Sara Lenzi), seconda Marie Pier Vintaer, terza Barbara Bettinelli, quarta Ludivine Puy (queste ultime tre hanno fatto parte del Team Gancia Rosè Vintage della Scuderia Grumello Benini Vintage) e quinta Carolina Martinez.
Infine le squadre. L’inedito Vintage Silver Vase è stato vinto dalla squadra A del Moto Club Pantera, con i piloti Luigi Mazzoni (KTM 250, A5), Maurizio Bettini (KTM 175, C5) e Mario Graziani (Gori 250, C6). Particolarmente soddisfatti ed emozionati per il risultato acquisito sono stati il Presidente del Moto Club, Giuliano Ghiandelli, il Presidente del Granducato Racing Team, Matteo Bartalesi e il Direttore Sportivo, Paola Bocci.
Sulle note della Marsigliese, il Vintage Veterans Trophy ha visto salire sul gradino più alto del podio il team francese con i piloti Laurent Charbonnel (KTM 400, A5), Stephane Peterhansel (Yamaha 250, C6) e Thierry Viardot (SWM 250, C6).
La prima edizione del FIM Enduro Vintage Trophy si è conclusa con un’autentica ovazione a testimonianza di quanto l’evento abbia saputo appagare la voglia di Regolarità dei 400 piloti partecipanti, visibilmente soddisfatti di aver fatto parte di questa strepitosa ed entusiasmante avventura su due ruote d’epoca.