Prosegue l’impegno dei formatori di educazione stradale all’interno delle Motorizzazioni Civili, per un confronto con gli ingegneri deputati al rilascio delle patenti di guida. E’ stata la volta, nei giorni scorsi, delle città di Bergamo e Brescia, dove tutti i presenti hanno mostrato un interesse davvero sorprendente, mantenendo sempre al massimo la soglia di attenzione, intervenendo per chiedere ulteriori spiegazioni o apportando le loro riflessioni ed esperienze acquisite sul campo.
E’ emerso che questa esperienza è la prima in assoluto, nata per indicare, suggerire, preparare e formare a qualsiasi livello i funzionari incaricati ad esaminare e valutare gli “aspiranti motociclisti”, per poi rilasciare la patente da loro richiesta.Su circa 60 persone presenti nelle due giornate di Brescia, soltanto due utilizzano saltuariamente un mezzo a due ruote, mentre tutti rilasciano patenti per i motocicli: per questo il ruolo dei nostri formatori è molto importante, perché contribuisce a creare consapevolezze sul mezzo motociclistico, utili a svolgere meglio il lavoro di valutazione dei candidati che si presentano a sostenere l’esame. Si parte, così, dai suggerimenti più ‘banali’, ovvero la verifica casco allacciato, la posizione degli specchietti, lo stazionamento e la partenza dal cavalletto per scooter e motocicli, per poi arrivare a questioni dinamiche più profonde.
Questo progetto, commissionato dal Ministero dei Trasporti, viene svolto dalla Federazione Motociclistica Italiana in collaborazione (preziosissima) con alcuni partner tecnici, ovvero BETA, BMW e GARELLI per scooter e moto, OJ per l’abbigliamento tecnico, CELLULAR LINE per i sistemi radiofonici.