Entra nel vivo il FIM Enduro Vintage Trophy. In mattinata i piloti sono entrati nelle Prove Speciali per sfidare il cronometro e gli avversari. I tre piloti della Maglia Azzurra Giorgio Grasso, Tullio Pellegrinelli (foto) ed Enrico Tortoli erano tra i più attesi al via e saranno seguiti dagli appassionati per l’intera durata della competizione.
L’evento internazionale riservato alle moto d’epoca da Regolarità ha vissuto la sua cerimonia inaugurale durante il pomeriggio di mercoledì 20 ottobre, quando all’Isola d’Elba, sul palco allestito lungo il Molo Massimo di Portoferraio, sono sfilati i piloti, provenienti da 15 diverse Nazioni, che animeranno le giornate di gara. A dare loro il benvenuto è stato il Sindaco Angelo Zini, che ha portato il saluto di tutta la cittadinanza, entusiasta di ospitare un avvenimento di portata mondiale.
La cerimonia è stata brillantemente condotta da Lorenzo Graziotti e Martina Riboni, che hanno invitato sul palco il ‘padrone di casa’ Daniele Anichini, il Presidente del Moto Club Isola d’Elba che ha messo a punto una macchina organizzativa avvalendosi della collaborazione del Comitato Regionale FMI Toscana presieduto da Alessandro Roscelli e di alcuni Moto Club che hanno messo a disposizione la propria forza lavoro per contribuire alla buona riuscita dell’evento.
Gli interventi successivi del track inspector FIM, Maurizio Micheluz e del track inspector FMI, Stefano Passeri hanno sottolineato il briefing online che sarà divulgato al termine della cerimonia inaugurale; con loro sul palco sono stati chiamati Heinrich Schmidt e Pedro Mariano della FIM e il direttore di gara, Paolo Buratti, che hanno dato il benvenuto ai 400 piloti che animeranno questa prima edizione del FIM Enduro Vintage Trophy.
Per conto della Federazione Motociclistica Italiana è intervenuto Raffaele Bigioni (Coordinatore Comitato Moto d’Epoca), mentre il Direttore Tecnico Enduro, Cristian Rossi, si è soffermato sullo strepitoso successo messo a segno dall’Italia alla ISDE di Rivanazzano Terme, quando i ragazzi della Maglia Azzurra, Andrea Verona, Thomas Oldrati, Davide Guarnieri e Matteo Cavallo si sono aggiudicati il World Trophy, mentre Manolo Morettini, Lorenzo Macoritto e Matteo Pavoni hanno vinto lo Junior Trophy. Tra gli ospiti presenti alla cerimonia inaugurale, anche Franco Acerbis dell’omonima azienda di Albino (Bergamo), Alessandro Merlo di Blackbird e Claudio Monni di Ferrini Costruzioni.
Accolti dagli applausi scroscianti del pubblico accorso per l’occasione, sono saliti sul palco i piloti protagonisti della Six Days del 1981, quando l’Italia allora capitana da Augusto Taiocchi si confermò, per il terzo anno consecutivo, ai vertici della Regolarità mondiale: Angelo Signorelli, Cesare Bernardi e Giampiero Findanno sono stati gli artefici del successo nel Vaso d’Argento, mentre Gualtiero Brissoni, Alessandro Gritti e Luigi Medardo sono stati tra i piloti vincitori del Trofeo mondiale.
Con lo stesso calore, il pubblico presente ha accolto i quattro campioni italiani che nel 1975 si sono aggiudicati il Vaso d’Argento alla Six Days dell’Isola di Man: Pierluigi Rottigni, Gualtiero Brissoni, Pietro Gagni e Attilio Petrogalli onoreranno quella vittoria tornando in sella alle moto SWM, Marchio con cui corsero 46 anni fa aggiudicandosi quell’ambito Titolo internazionale.
La cerimonia è proseguita con la sfilata dei piloti iscritti in rappresentanza di 15 diverse Nazioni: Silvio Salvatore Marceca (Stati Uniti); Marco Bernasconi (Svezia); David Donald e Ellan Syme (Gran Bretagna); Ryszard Augustyn, Piotr Wieckowski e Robert Wieckowski (Polonia); Laszlo Kalicsak, Patrik Linniger e Gyula Radanyi Zoltan (Ungheria); Franck Albert, Dominique Albert e Rudy Finet (Belgio); Michael Hirschmugl, Peter Pernusch e Anton Reisenhofer (Austria); Luuk Dolfing, Lenselink Lubert, Martin Schalkwijk, Andre Cornet, Freddy Dikkeboer, Wijlen Peter Van e Pahlte Whilem (Olanda); Harri Leppalaakso (team manager Finlandia); Marcello Grigorov (team manager Svizzera); Baldiri Olive Vives (team manager Spagna); Thierry Lacombe e Michel Marcoux (Canada);
Jean-Marc Bonnay (team manager Francia); Weber Uwe (team manager Germania); Francesco Mazzoleni (team manager Italia)
Otto le squadre che scenderanno in campo per contendersi la vittoria del prestigioso Trofeo che è stato portato sul palco da Stefano Passeri (vincitore del Trofeo nel 2019 in Portogallo insieme a Mario Rinaldi e Giovanni Sala):
Polonia, con i piloti Ryszard Augustyn, Piotr Wieckowski e Robert Wieckowski
Austria, con i piloti Michael Hirschmugl, Peter Pernusch e Anton Reisenhofer
Finlandia, con i piloti Harri Leppalaakso, Veli-Matti Makinen e Jukka Tapani Poulivali
Svizzera, con i piloti Roland Huguelet, Philippe Rast e Dany Wirz
Spagna, con i piloti Olive Vives Baldiri, Xavier Castey e Jordi Riera
Francia, con i piloti Laurent Charbonnel, Stephane Peterhansel e Thierry Viardot
Germania, con i piloti Johannes Steinel, Von Ziteviz Bert e Uwe Weber
Italia, con i piloti Giorgio Grasso, Tullio Pellegrinelli ed Enrico Tortoli, accolti sul palco da un’autentica ovazione da parte del pubblico di casa.
Conclusa la cerimonia di apertura, scende in campo l’agonismo nel FIM Enduro Vintage Trophy, con la prima giornata di gara.