Con l’approvazione, ieri, da parte dell’Aula del Senato, del testo di conversione in legge del DL 121, le moto da enduro potranno montare una targa sostitutiva durante le competizioni, evitando così il rischio di danneggiare o smarrire quella ufficiale. Un risultato storico che semplifica notevolmente la vita di chi partecipa alle competizioni.
«Voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno consentito di raggiungere questo traguardo, che è il risultato di una sinergia di diverse forze politiche: l’on. Patrizia Prestipino in primo luogo che è stata veramente preziosa e con lei l’on. Davide Gariglio, l’on. Giuseppe Donina e l’on. Roberto Rosso, che ci hanno sostenuto nel dibattito parlamentare, il Ministro Erika Stefani, da sempre sostenitrice del mondo motociclistico, la Direzione Generale della Motorizzazione Civile e la Polizia Stradale con i quali erano stati intrapresi contatti preliminari per verificare la fattibilità dell’operazione. Un lavoro di “squadra” condotto insieme a Confindustria ANCMA – ha dichiarato il presidente FMI Giovanni Copioli, che ha continuato – Il nostro intento era quello di includere anche gli allenamenti, che purtroppo sono stati eliminati nel corso del dibattito parlamentare, ma per i quali continueremo a cercare una soluzione».
Insieme al targhino sono state approvate altre importanti modifiche al codice della strada, tra cui la possibilità per le moto elettriche dagli 11 kw di percorrere autostrade e tangenziali, l’inserimento dei ciclomotori più anziani nella categoria dei veicoli storici, la possibilità di utilizzare i motoveicoli per espletare servizi di prima emergenza sanitaria ed i servizi di trasporto taxi. Autostrade ancora chiuse invece per i 125cc.