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Concluso l’8° Master in Ingegneria della Moto da Corsa, patrocinato dalla FMI

Hanno continuato a premere sull’acceleratore. Nonostante il coronavirus, non si sono mai fermati, spinti dal motore più potente di tutti: la passione. E come premio per il raggiungimento del traguardo, i ragazzi del Master in Ingegneria della Moto da Corsa hanno avuto il piacere di ritrovarsi insieme, a tre mesi dall’ultimo incontro, nell’evento di chiusura dell’ottava edizione del percorso formativo.

Un evento che mai come quest’anno segna un punto di arrivo e di ripartenza”, ha sottolineato in apertura la Direttrice di Professional Datagest, Vilma Febbroni.

Sono trentadue gli Allievi che hanno partecipato a questa edizione del Master, organizzato dalla scuola manageriale bolognese con il patrocinio di Federazione Motociclistica Italiana, Confindustria ANCMA e Fondazione Marco Simoncelli e con il supporto dei Media Partners InMoto e MotoSprint.

Tagliano il traguardo di una corsa che li ha visti gareggiare per due terzi in aula e per un terzo via web. Ma questo non ha molta importanza, perché come ha spiegato il Coordinatore Tecnico del Master, Riccardo Savin, Responsabile Progettazione e Dinamica del Veicolo di Ducati Corse, “Quando si vince, festeggiare è un dovere!

Di motivi per festeggiare questi ragazzi ne hanno parecchi, a cominciare da Matteo Bartolo, insignito della prestigiosa borsa di studio messa in palio da Varvel per l’Allievo più meritevole del Master. Matteo, vincitore al fotofinish, ha ricevuto il premio direttamente dal Direttore Generale di Varvel Mauro Cominoli, che ha voluto complimentarsi personalmente con tutta la classe.

Classe che saluta il Master arricchita di quasi 300 ore di formazione specialistica sulla moto da corsa (saranno 340 con le visite aziendali e la giornata in pista di prossima calendarizzazione), vissuta insieme a docenti professionisti del bike motorsport. Un percorso che ha fornito loro competenze teoriche, con le lezioni sugli aspetti di progettazione e sviluppo della motocicletta. E a completamento di tutto questo, la consapevolezza di aver portato a compimento una sfida che a un certo punto si era fatta più difficile del previsto.

La strada che avete imboccato è quella giusta – ha affermato Gian Carlo Cavina, Consigliere FedermotoCon le competenze che avete appreso e la passione che avete dimostrato di possedere, potete ambire ai traguardi più importanti, anche in un mondo competitivo come il nostro”.

Come recitava il titolo della tavola rotonda al centro dell’evento, “Una passione non si ferma mai”. E per chi ambisce a lavorare nel bike motorsport, “Escogitare soluzioni efficaci per la risoluzione di problemi complessi sarà all’ordine del giorno”, ha rimarcato il Direttore Generale di Confindustria ANCMA Pier Francesco Caliari, intervenuto in collegamento web.

Insieme a lui hanno partecipato via Zoom anche Paolo Simoncelli e il pilota Pramac Francesco Bagnaia, che hanno offerto un interessante e colorito scambio di vedute sulla collaborazione tra ingegnere e pilota. Il consiglio per i ragazzi? “Non dare mai niente per scontato e dubitare di tutto, per primi di sé stessi”, ha detto Simoncelli. “Avere fiducia negli altri e proporsi con spirito sempre collaborativo”, ha suggerito Bagnaia, prima di concedersi alle curiosità dei ragazzi presenti in sala.

La consegna dei diplomi ha dato il via alla nuova fase, che vede i ragazzi finalmente liberi di dare forma concreta ai propri sogni. Per chi vuole seguirne l’esempio, sono già aperte le iscrizioni alla nuova edizione, la nona, in programma a partire dal mese di ottobre. Gli interessati possono sottoporre la propria candidatura a info@professionaldatagest.it o tramite il sito www.professionaldatagest.it.

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