Un successo oltre ogni aspettativa, tanto da annunciare già in corso d’opera il bis per il 2025. La prima edizione della Bibione Sand Storm, gara italiana della coppa del mondo FIM Sand Races, è andata in archivio con la soddisfazione dei piloti e degli organizzatori per un evento che è stato un vero e proprio bagno di folla.
Il comune di San Michele al Tagliamento ha fatto sapere che nei due giorni della gara è stato verificato l’ingresso nella località di Bibione di 19mila veicoli. Il vicesindaco Pier Luigi Grosseto a fine giornata ha spiegato che “facendo delle proporzioni su questi dati, che sono certi e registrati, si può affermare che nell’arco dei due giorni circa 50mila persone sono venute a Bibione per assistere alla Sand Storm”.
A rendere unico lo spettacolo di Bibione hanno contribuito tutti: dalle istituzioni e le associazioni di categoria che hanno dato il loro imprescindibile supporto, fino alle aziende che hanno fatto da partner all’evento, passando per le attrazioni speciali, come gli show freestyle di Vanni Oddera. Ma i grandi protagonisti, ovviamente, sono stati i piloti della coppa del mondo Sand Races.
Nelle moto, dopo la vittoria nella prima manche, Todd Kellett (Yamaha – Gran Bretagna) si è ripetuto con autorità, prendendo il comando nel corso del primo giro, senza più lasciarlo. Alle sue spalle si è messo in luce Yentel Martens (Fantic – Belgio), che ha sfruttato una strategia azzeccata al rifornimento per superare la coppia francese formata da Jeremy Hauquier (Yamaha) e Valentin Madoulaud (Yamaha).
Il pubblico di Bibione, però, si è esaltato soprattutto per la battaglia all’ultimo sangue nella divisione femminile tra Amandine Verstappen (Yamaha – Belgio) e la campionessa di casa, Kiara Fontanesi (GasGas). Alla sua prima esperienza in una sand race, Fontanesi ha mostrato per l’ennesima volta la straordinaria determinazione che l’ha portata a diventare la crossista più vincente della storia. Dopo aver perso la sfida del sabato, la portacolori azzurra era riuscita a piegare Verstappen, ma un problema tecnico ad appena mezzo giro dalla fine l’ha costretta a un clamoroso ritiro, che ha strozzato in gola l’urlo degli spettatori che aspettavano Kiara al traguardo per festeggiare.
Gli altri successi di categoria della coppa del mondo sono andati a Matheo Gerat (Yamaha – Francia) nella Junior 1, Paolo Maschio (Kawasaki – Francia) nella Junior 2, Gregory Deleu (Fantic – Francia) nella Veteran, Felix Faure (Honda – Francia) nella Vintage.
La gara di contorno delle moto, riservata ai piloti con licenze nazionali, ha visto le vittorie di Simone D’Agata (Husqvarna) nella Master 1, Florent Becker (KTM) nella Master 2, Andrea Gava (Beta) nella Master 3 e Alessandro Ruoso (Yamaha) nella Master 4.
Capitolo quad sotto il segno di Keveen Rochereau (Honda – Francia), mattatore incontrastato di gara-2, esattamente come gara-1. Stavolta il transalpino ha impiegato qualche giro a sbarazzarsi di Manfred Zienecker (Yamaha – Germania), bravissimo a lottare nonostante condizioni fisiche non perfette e a tenersi dietro fino al traguardo il capoclassifica della coppa del mondo Pablo Violet (Yamaha – Francia).
Nathanaelle Abgral (Yamaha – Francia) ha vinto la gara femminile, Alois Waloszek (Yamaha – Francia) quella Junior e Axel Dutrie (Yamaha – Francia) quella Veteran.
Colori italiani ben rappresentati da Nicolò Roagna (Yamaha) e Simone Mastronardi (Yamaha), che hanno combattuto per un posto nella top ten assoluta.
Premiazione finale al tramonto, col sole che si tuffava nel mare, e saluti finali con una promessa: tra Bibione e la coppa del mondo Sand Races è solo un arrivederci.