Si sono svolti, nello scorso mese di maggio, i corsi di Educazione Stradale nelle scuole primarie dell’Altipiano in provincia di Trieste, nelle località di Opicina, Prosecco, Banne. Il corso sperimentale “Piccole Ruote Crescono Plus” prevede alcune novità: per quanto riguarda la parte teorica, affrontando l’aspetto sicurezza su strada i formatori di educazione stradale hanno deciso di far fare la parte degli istruttori ai ragazzi. In base alle loro esperienze, alle informazioni ed ai consigli ricevuti nei corsi precedenti, i bambini sono stati chiamati ad istruire i compagni, ognuno esprimendo la propria idea sui comportamenti da adottare quando si è nel traffico, su quali siano le regole da rispettare, su come mantenere in efficienza il veicolo, su quali siano i pericoli maggiori. E’ seguita una discussione costruttiva sugli argomenti che più li hanno colpiti. È da qui parte la lezione basata sulle loro risposte. Il coinvolgimento dei partecipanti è stato grande, tutti volevano esprimere il proprio pensiero e riferire le loro esperienze.
Per la parte pratica, svolta all’interno di un piazzale di una scuola che presenta il manto stradale dissestato, con l’asfalto che presentava rotture, solchi, buche, detriti, sabbia, ghiaia. Invece del solito percorso con segnaletica orizzontale e verticale, è stato tracciato un percorso quasi ad ostacoli, con passaggi stretti, curve anguste, vari materiali come tavole, lastre di ferro, contenitori in plastica da evitare. Passaggi obbligati dove l’equilibrio è stato fondamentale . Tutti i bambini in bicicletta hanno effettuato frenate di emergenza su diversi tipi di terreno. Alcuni hanno addirittura deciso di cimentarsi in un percorso a 8 molto stretto, su una strada in forte pendenza. Il cambio di peso alle varie inclinazioni, l’uso dei freni molto preciso, la pedalata discontinua alle varie pendenze ha messo in difficoltà molti ragazzi ma allo stesso tempo ha fatto capire quali dinamiche ci sono in condizioni critiche.
Alla fine del corso un tripudio da parte dei ragazzi che si sono sentiti protagonisti di una prova molto selettiva in tutte le fasi del tracciato: a quelli con minore abilità i formatori hanno consigliato come fare pratica in tutta sicurezza. Prima di iniziare le prove pratiche i formatori hanno preso in esame alcune biciclette che i bambini avevano portato da casa e hanno analizzato con loro gli accorgimenti per renderle efficienti e sicure: è stato l’avvio di un discorso importante sull’usura eccessiva di pneumatici e freni, sulla regolazioni delle leve, del manubrio delle luci e dei catarifrangenti, dei raggi ruota, sulla pressione degli pneumatici ed anche su tutti gli accessori mancanti. Molti incidenti sono causati dal fatto che pedoni, ciclisti e motociclisti non vengono visti per mancanza di visibilità e per questo i formatori hanno consigliato di montare e tenere le luci (preferibilmente lampeggianti) anteriori e posteriori accese anche di giorno, come del resto tutti i veicoli circolanti sulle strade. Infine, la guida distratta: si è parlato dell’uso del cellulare, delle cuffie e degli auricolari. Prudenza, attenzione e visibilità sono stati gli argomenti sui quali i formatori si sono soffermati di più. Alle giornate hanno preso parte anche alcuni ragazzi disabili, i quali hanno eseguito tutti gli esercizi con importanti risultati di coordinazione.
Grande la soddisfazione degli insegnati, ma anche e soprattutto degli allievi, che hanno dichiarato: “Non pensavo quanto difficile fosse usare i freni correttamente”, “Non usavo mai il freno davanti perché avevo paura di cappottarmi”, “Che bello saper frenare. Mi sono divertita a sentire che riuscivo a bloccare le ruote sul ghiaino e la bici rimaneva dritta in equilibrio. Grazie un corso bellissimo”, “Fino ad oggi nessuno mi aveva insegnato tante cose. Ho imparato che è importante farsi vedere, che la bici deve avere le luci e i freni efficienti e funzionanti, le gomme pompate periodicamente, anche le leve dei freni regolate giuste, i raggi delle mie ruote erano tutti allentati, tutte queste cose le ho imparate oggi, dai, siete bravissimi. Ma come fate a sapere tutte queste cose voi Motociclisti ?”.