Red Bull Abestone è diventata, fin dalla prima edizione del 2021, una delle prove di riferimento del Campionato del Mondo Hard Enduro. Terzo appuntamento del calendario in quel secondo week end di luglio (quest’anno la gara è in programma dal 7 al 9 del mese), la competizione italiana ha subito colto nel segno anche grazie all’organizzazione di Michele Bosi.
Fin dalle origini la gara si tiene in uno dei maggiori comprensori sciistici dell’Appennino, Abetone e Val di Luce. Così Red Bull Abestone ha potuto scrivere le pagine della sua avventura organizzativa su un palcoscenico mozzafiato. Il punto più alto di Red Bull Abestone è il picco a 1.900 metri sul livello del mare, stazione dell’Ovovia, e lo sviluppo della gara domina sul panorama mozzafiato delle due valli su cui è disegnato il tracciato. Il colpo d’occhio e la visione aerea, privilegio di concorrenti e spettatori, sono una delle unicità sensazionali di Red Bull Abestone.
Inizialmente a dare man forte a Bosi sono stati infried “Winni” Kershaaggl, il Promoter di quello che stava diventando un Mondiale e Michele Barbirati, l’appassionato distributore di Liqui Moly. Molto ben riuscita la prima edizione, altri partner si sono affiancati, ciascuno a “vestire” una fase o uno scenario di Red Bull Abestone.
Red Bull Abestone è un crescendo di difficoltà, “programmato” in modo tale che anche gli amatori possano essere della partita. Un esempio? Il “Minestrone”. Era riservato agli dei della finalissima, oggi Bosi ha tracciato una “via” più facile sulla quale far passare tutti gli altri. Man mano che si va avanti le difficoltà crescono, è chiaro che la Grand Finale Liqui Moly sarà un affare per pochi, ma la Finale B manderà in scena lo spettacolo agonistico del merito conquistato dai Gold, Silver, Bronze e Iron.