E’ stato presentato venerdì 28 marzo a Trieste il libro “Sulle tracce di Marama Toyo – Misteri svelati e il sogno della Galbusera V8, la moto scomparsa”. Il contenuto riguarda l’articolata storia riferita a vicende umane singolari che ruotano attorno all’innovazione tecnica ed allo sport motoristico.
Un personaggio fiumano, che nascondeva la propria identità dietro al nome d’arte Marama-Toyo è il personaggio principale. Assunta la cittadinanza egiziana, nelle pause del suo lavoro di marittimo ha introdotto in Italia lo sport motociclistico dello Speedway o Dirt Track da lui conosciuto in Australia nel corso degli anni ‘20. Specialità diventata popolare in seguito a Trieste, nel Veneto, a Udine e nel Friuli.
Con un compagno appassionato, Plinio Galbusera, piccolo costruttore meccanico che operava a Brescia e Salò, tenne dimostrazioni e gare, per le quali faceva da consulente organizzativo, in varie parti d’Italia e gareggiò anche in diversi paesi europei. Assieme a Galbusera, Marama fu il progettista del più sensazionale motore motociclistico visto fino ad allora. I due presentarono il prototipo di motocicletta stradale, in due versioni (500 e 250 cc), al Salone del Ciclo e Motociclo di Milano nel 1938, destando scalpore a livello internazionale in quel settore. La Seconda Guerra Mondiale interruppe il sogno della loro innovazione: Marama perse la vita in gara a Trieste nel 1946 e Galbusera rimase senza alcuna risorsa a causa dei pesanti bombardamenti alleati sulla città di Brescia nel 1944/45 che distrussero e incendiarono la sua officina.
Il progetto è stato realizzato grazie al prezioso lavoro dell’Ufficio Storico del Moto Club Trieste con la collaborazione del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Brescia, della Federazione Motociclistica Italiana e con l’appoggio di una sottoscrizione tra appassionati. Il volume beneficia inoltre di un messaggio introduttivo del Presidente FMI Giovanni Copioli e uno del Presidente FIM Jorge Viegas.
Altre presentazioni del libro si ripeteranno nei prossimi mesi ancora a Trieste e in diverse città italiane. L’opera non sarà distribuita dalla rete commerciale ma dovrà essere richiesta al Moto Club Trieste a fronte di una donazione a sostegno dell’intero progetto culturale.
