Il 2 settembre a Roma si è svolto il Mobility Test, iniziativa promossa dalla FEMA e messa in atto – in Italia – dalla Federazione Motociclistica Italiana. Il progetto si è tenuto in 10 città di 6 Paesi europei tra maggio e settembre, durante le ore di punta mattutine. Un motociclista, uno scooterista, un ciclista, un pedone e un automobilista hanno percorso un tragitto di circa 15 chilometri.

Molto interessanti i risultati: in tutti i test le due ruote a motore sono giunte al punto di arrivo per prime, eccezion fatta a Nantes, dove il ciclista ha impiegato minor tempo.

Già oltre il 70% dei cittadini europei vive nelle aree urbane e tale numero dovrebbe aumentare a oltre l’80% nei prossimi decenni. Ciò significa che il traffico, i problemi di parcheggio e la qualità dell’aria saranno un problema crescente. Molti pendolari preferiscono ancora viaggiare in auto e trascorrere molto tempo negli ingorghi e alla ricerca di parcheggi. Il trasporto pubblico e l’utilizzo della bicicletta sono promossi dall’Unione Europea, dai governi nazionali e dai consigli locali come alternativa preferibile. Non è invece argomento discussione, il tempo e il denaro che un automobilista guadagnerà passando ad altri mezzi di trasporto. L’obiettivo del Mobility Test è proprio quello di evidenziare tali aspetti.

L’approfondimento è disponibile, in inglese, sul sito FEMA