Si è svolto a Roma, sabato 4 novembre presso il palazzo delle Federazioni Sportive del CONI, l’incontro annuale dei referenti regionali di Educazione Stradale FMI. Alla riunione hanno preso parte Giancarlo De Franco (Calabria), Antonino Schisano (Campania), Monica Fabbri (Emilia Romagna), Flavio Zamò (Friuli Venezia Giulia), Gabriele Riccardi (Lazio), Paolo Forti (Liguria), Rinaldo Batelli (Lombardia), Gianni Monti (Marche), Alessandro De Gregori (Piemonte), Vincenzo Mancini (Puglia). Per la regione Sardegna (per cui non è stato indicato un referente) è intervenuto Andrea Dentis (consigliere Co.Re.). Per il Dipartimento Educazione Stradale sono intervenuti il coordinatore Francesca Marozza, il consigliere Ettore Pirisi, il prof. Enrico Garino e, per la Segreteria, Irene Ascoli e Anna Camodeca.
E’ stata l’occasione per presentare l’attività di educazione stradale svolta in ciascuna regione (pubblicata sul sito internet FMI).
In totale nel 2017 sono stati effettuati 198 corsi rivolti a 9815 ragazzi e 46 corsi Guida Sicura Avanzata rivolti ad adulti (dati aggiornati al 4 novembre).
In particolare nel 2017 sono stati effettuati progetti in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione in Calabria, Sicilia ed Emilia Romagna. E’ stato inoltre vinto dal Dipartimento il bando di concorso della Presidenza del Consiglio dei Ministri, – Dipartimento delle politiche antidroga – con il progetto “Io non me la bevo”, che prevede l’effettuazione di nove eventi/conferenze sull’educazione stradale e laboratori didattici sulla prevenzione all’uso di sostanze proibite alla guida. Il progetto potrà partire quando la Presidenza del Consiglio dei Ministri ce ne darà comunicazione.
E’ stato annunciato l’imminente avvio del progetto di formazione dedicato a Poste Italiane.
Importante ricordare che in questi mesi, da maggio a settembre, in Europa è stato effettuato il Mobility Test promosso da FEMA (Federazione europea degli utenti). In Italia, a Firenze e Bologna la FMI ha elaborato e poi percorso un itinerario ideale tra casa e lavoro, in un orario di punta, per dimostrare come le due ruote a motore siano le più veloci e convenienti rispetto alle altre tipologie di trasporto. Lo stesso itinerario è stato infatti effettuato in autobus, bici, moto, scooter e auto. Grazie dunque ai formatori toscani e dell’Emilia Romagna che si sono impegnati per la realizzazione del test, che è oggetto di un articolo su Motitalia di novembre ed è presente sul sito.
I referenti infine sono stati invitati a proporre ai moto club i corsi GSA (Guida Sicura Avanzata), rivolti a motociclisti già in possesso della patente di guida. Il GSA è iniziato nel 2011 per iniziativa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato oggetto di una lunga sperimentazione da parte dell’Università La Sapienza, per due anni è stato proposto da FMI ed ANCMA all’interno di alcuni circuiti italiani e si apre ora al mercato, proponendo corsi di una giornata per i motociclisti che vogliono aumentare le loro capacità e la loro consapevolezza alla guida. I corsi GSA vengono proposti come corsi singoli oppure durante le manifestazioni turistiche ad un costo di 95 euro per persona e possono essere effettuati unicamente da formatori che hanno conseguito anche il titolo di istruttori di guida.
Molto interessante è stata la parte in cui i referenti hanno presentato e condiviso con gli altri i progetti effettuati nelle proprie regioni di appartenenza.