La dettagliata replica del Presidente del Comitato Regionale FMI Liguria, Giulio Romei, ad un articolo comparso su Il Secolo XIX.
E’ stato pubblicato ieri, sul sito del quotidiano Il Secolo XIX, un articolo dal titolo “Enduro in collina, turismo sportivo ma ambiente devastato. Una scia di proteste”. Il Presidente del Co.Re. Liguria FMI, Giulio Romei, ha risposto punto per punto a quanto riportato:
“Chi è stato domenica 6 marzo alla 1° prova del Trofeo Enduro KTM nel Comune di San Bartolomeo al Mare (IM) si è potuto rendere veramente conto di quanto sia stata apprezzata dai residenti e dalle autorità del posto l’opportunità di poter ospitare 220 piloti, accompagnati dalla presenza di meccanici, amici e personale dell’organizzazione tali da far rilevare almeno 700 persone nella località.
La partenza della gara, allestita con il fettucciato sulla spiaggia, è stata inoltre seguita da centinaia di spettatori, assiepati sul lungomare, attirati dallo spettacolo offerto dai piloti impegnati a superare le difficoltà di guida sulla battigia. Questa folta presenza di persone, oltre a portare una boccata d’ossigeno alle attività economiche locali, ha saturato più di un centinaio delle camere disponibili nei vari alberghi, prenotate da chi si è avvicinato per apprezzare al meglio la festa della domenica. Va detto infatti che tutto l’indotto derivante dalla presenza delle persone in occasione del trofeo è aumentato, in quei giorni, di almeno il 40%.
L’organizzazione del Motoclub 2 Valli inoltre ha impegnato, da tempo e gratuitamente, i volontari del sodalizio per la preparazione del percorso di gara, restituendo alla fruibilità pubblica le viabilità a fondo naturale utilizzate per la gara nell’entroterra, provvedendo al defrascamento della vegetazione lungo il percorso nonché al ripristino del sedime naturale, eroso dallo scorrere dell’acqua. I tracciatori di gara peraltro hanno ricavato professionalmente il percorso, privilegiando quanto più possibile il passaggio sul fondo roccioso per limitare la possibile incidenza derivante dalla circolazione delle moto. La scelta delle viabilità è stata concordata con i consorzi interpoderali privati, detentori delle strade e delle mulattiere impiegate, versando anche delle cauzioni a garanzia del ripristino finale. Interventi di ripristino che ovviamente sono iniziati al termine della gara e sono tutt’ora in corso poiché la manutenzione, eseguita seriamente, richiede l’impiego di personale ed attrezzature tali da essere realizza con cura per garantire una efficacia a lungo termine!
Sicuramente il transitorio rumore delle moto in gara può aver dato fastidio a pochi ma è stato singolare leggere che l’articolo dell’edizione di Imperia del Secolo XIX del 6 marzo, titolato “Enduro in collina, turismo sportivo ma ambiente devastato, una scia di proteste”, trasmette una visione completamente differente dalla realtà, citando testualmente l’impressione di “un pugno in faccia all’ambiente”, espressa da un gruppo di escursionisti mentre stava passeggiando proprio su uno di quei percorsi interessati dalla traccia del passaggio delle moto che peraltro sarebbero stati inagibili senza la manutenzione gratuita dei volontari del Motoclub 2 Valli, prima e dopo la gara! Lo stesso articolo cita, impropriamente rispetto al contesto, anche una dichiarazione del Presidente di Legambiente Mario Lano che “sull’episodio non sa nulla” ma attesta che “quel che è certo è che il divieto per le moto sui sentieri sono spesso bellamente ignorati” facendo sorgere al lettore meno informato il dubbio che questa manifestazione sia caratterizzata dalla medesima abusività.
Questo modo di trasmettere le notizie, oltre a poter fomentare i pretesti per alimentare l’intolleranza nei confronti dei motociclisti, con tutte le possibili conseguenze del caso, purtroppo, scredita principalmente l’operato degli Amministratori Comunali che cercano in tutti i modi le risorse e le opportunità per il loro territorio investendo sul ritorno d’immagine della cittadina e del territorio con la collaborazione dei sodalizi locali più attivi, in particolare durante i periodi di fermo dell’attività turistica.
Le autorizzazioni rilasciate per eventi di questo tipo permette loro, infatti, di promuovere la partecipazione di centinaia di persone che a loro volta rilanceranno l’immagine dell’ospitalità ricevuta così come le attività di comunicazione multimediali del trofeo KTM, effettuate a livello internazionale, faranno conoscere la località San Bartolomeo al Mare nel resto del mondo.
Il Comitato Regionale Liguria della Federazione Motociclistica Italiana, pur essendo basito dallo scritto del cronista Giorgio Bracco, esprime il massimo apprezzamento e sostegno possibile agli Amministratori Comunali di San Bartolomeo al Mare e ai volontari del Motoclub 2 Valli coinvolti dalle sue affermazioni, tendenzialmente volte a ridurre la positività espressa dall’evento realizzato nella giornata di domenica.
Il Comitato Regionale FMI Liguria si rende perciò disponibile ad un momento di confronto teso a chiarire la tematica generale perché è evidente che vi sia una conoscenza superficiale dell’operato dei Moto Club attribuibile agli eventi motoristici, alla fruttuosa collaborazione con le pubbliche amministrazioni e con il territorio, nel rispetto delle leggi, tali da essere considerati una risorsa ed una opportunità per chi li ospita.