La rimonta non è riuscita. O almeno non è riuscita fino alla fine. I fatti di Sepang hanno segnato in maniera indelebile la stagione 2015, portando i loro strascichi fino a Valencia, fino all’ultima gara. La vittoria è andata a Jorge Lorenzo, 5° titolo per lui, ma Valentino Rossi ha chiuso al 4° posto in pista, dietro ai 3 spagnoli: il nuovo campione seguito dalle Honda di Marquez e Pedrosa.
La rimonta – Vale scattava dall’ultima posizione dopo la conferma della squalifica venerdì da parte del tas. I semafori si spegnevano e il nove volte campione del mondo partiva fortissimo, cominciando a rincorrere quel sogno chiamato 10 titolo mondiale. Nonostante qualche piccolo problema nel weekend Vale era a posto, e lo dimostrava in pista, rimontando giro dopo giro e superando gran parte dei piloti, alcuni dei quali, comprensibilmente, non hanno ostacolato il passo del pesarese, nettamente più veloce. Da metà gara in poi la prima parte della strategia di Rossi era completata. Vale era 4°. Davanti a lui Pedrosa, Marquez e Lorenzo, con il numero 26 distante una decina di secondi. A quel punto cominciava il difficile, se non l’impossibile.
L’epilogo – Rossi ci ha provato, ci ha provato fino a quando c’è stato margine, ma il distacco con i primi 3 era troppo grande, a cominciare da quello di Lorenzo. Il maiorchino ha fatto gara a se, esibendo il suo miglior stile. Partito dalla pole ha spinto fin dall’inizio con Marquez unico a stare inizialmente in scia al pilota Yamaha. Jorge dava il massimo e Marc era li senza mai riuscire a passare il numero 99, o senza mai decidere di passarlo. Dani era un po’ più arretrato. La gara non ha avuto grandi colpi di scena, salvo qualche sussulto nei giri finali, dove Pedrosa si era avvicinato ai primi due, lottando con Marquez e provando a scompigliare le posizioni di testa. Niente da fare però, Marquez a quel punto (e solo a quel punto) si è difeso e Lorenzo è volato dritto fino al traguardo, sotto quella bandiera a scacchi che per lui significa decimo titolo. Resta la grande prova di Valentino, che sicuramente a Valencia ha fatto tutto quello che era nelle sue possibilità. Resta l’amaro in bocca per i fatti che hanno portato il numero 46 a giocarsi in questo modo l’ultima gara. Ora ci sarà spazio per le altre domande. Cosa succederà l’anno prossimo? Ci saranno movimenti in Yamaha? Quanto sarà grande la voglia di rivalsa di Valentino?