Doppio appuntamento lo scorso weekend (29-30 agosto) con i Campionati Italiani di Flat Track e Speedway, che hanno disputato le loro gare entrambi a Badia Calavena (VR). Parlando di Flat Track, sembra inarrestabile la corsa al titolo nazionale per Francesco Cecchini, che vince e convince anche nell’impianto veronese con la sua fiammante TM. Dopo quattro limpidi successi nelle qualifiche e nella semifinale, il diciottenne riccionese è in prima fila nella finalissima, allineato ai compagni del VFR team Vesprini-Moschini e al campione in carica Marzotto, su Yamaha. Pronti via e Marzotto parte davanti a tutti, comandando per tre giri a un ritmo molto sostenuto, con Vesprini e Cecchini che pian piano riducono il distacco dal leader della manche.
Tra il terzo e il quarto giro Cecchini passa Vesprini e tenta una prima sortita con Marzotto, che gli chiude la traiettoria esterna. Nel giro successivo, Cecchini si tiene al ciglio e infila all’interno Marzotto, che non riesce a tenere i tempi iniziali sul giro, e si vede sfilare davanti il capoclassifica del campionato che festeggia il successo con la solita impennata sulla linea del traguardo. Fradicio di spumante, Cecchini a fine gara è visibilmente soddisfatto: “ Nella partenza a mio parere c’è stata qualche scorrettezza, ma rispetto le decisioni dell’arbitro. I primi due-tre giri li ho usati per vedere dove potevo passare Marzotto, ho provato all’inizio all’interno, ma non prendevo velocità. Al terzo giro sono entrato a tutto gas all’esterno ma ho trovato la strada sbarrata, causa un contatto con Marzotto. Da lì non ci ho più visto, ho dato il 110% e sono filato via.”
Terzo classificato Fabrizio Vesprini, che non tradisce mai le attese, quarto Foresti che aveva ben impressionato nelle qualifiche con tre successi in altrettante uscite, e un terzo posto nella semifinale 2. Molto positiva la prova di Yasmin Poppenreiter, l’austriaca ha dato filo da torcere ai colleghi maschi, mancando di un soffio la finalissima a otto, chiudendo terza la batteria di Last Chance, vinta da Andreotti.
Speedway – E’ tornato a Badia Calavena dopo un anno di pausa il campionato italiano speedway, con la disputa di gara 4. Dopo le venti batterie di qualifica, che hanno visto al via dodici italiani, due sloveni e due polacchi, lo sloveno Gregoric a quota 14, e il trio Marcin Rempala-Castagna-Covatti a tredici punti si sono qualificati per la finalissima. Manche finale nella quale è Covatti prendere il comando per due giri, prima di un doppio incidente che ha purtroppo sancito il termine della competizione.
Nel primo, Paco Castagna in traiettoria esterna non riesce a tenere la moto che si impenna, venendo scaraventato contro gli air-fence. Una gran botta alla testa e in varie parti del corpo per il figlio di Armando, che si rialza un po’ frastornato. Era rientrato in mattinata in Italia dall’Inghilterra dove corre con il club inglese dello Sheffield. Pochi metri più avanti, lo sloveno Gregoric in uscita di curva, nel tentativo di avvicinarsi a Covatti, gli tocca la ruota posteriore e perde il controllo della moto, finendo dritto contro la protezione del rettilineo. Impatto molto violento, con la moto in volo che dapprima lo tocca, per poi scavalcare lo steccato. Soccorso immediatamente dal personale medico, tra la preoccupazione di pubblico e addetti ai lavori, verrà poi trasportato in elicottero all’ospedale di Trento, dove si trova tutt’ora ricoverato in rianimazione e in coma farmacologico, a causa di un forte trauma cranico subito nel tremendo incidente.
La classifica di gara è stata quindi stilata alla ventesima batteria, con il successo dello sloveno Gregoric davanti a Rempala e a Castagna, che vince la prova nella classifica valida per il campionato italiano (che esclude i piloti stranieri). I giovanissimi Menani e Bortolotti si sono sfidati in alcune batterie di contorno con le moto da speedway di cilindrata inferiore, confidiamo tra qualche anno di vederli in sella alle monocilindriche da 500 cc.