Una prova affascinante quella andata in scena lo scorso 18 e 19 luglio all’Autodromo Nazionale di Monza. Una prova chiamata, non a caso, Audax24H. La gara è stata, in estrema sintesi, una via di mezzo fra la Regolarità e il Turismo gran fondo, disputata con moto d’epoca e moderne, ma soprattutto affrontata con la capacità di mettersi in gioco ventiquattr’ore consecutive.
Mentre i podisti partecipanti alla terza edizione della ‘Monza Power Run’ si schieravano ai nastri di partenza sul circuito brianzolo, nel paddock i centauri mettevano a punto gli ultimi dettagli con gli organizzatori dei Moto Club di Arcore e di Biassono. Dettagli relativi a una 24 ore in moto su strada, a coppie. In pratica ciascun pilota, alternandosi con il proprio compagno, ha percorso quattro tragitti stradali di circa 100 km ciascuno, nel tempo massimo di tre ore. Partenza alle ore 11 di sabato 18 e arrivo alle ore 11 di domenica 19, entrambi previsti al paddock 2 di Monza. Al termine di ciascun giro, una prova speciale ha visto i piloti cimentarsi fra concentrazione e freddezza, equilibrio e cronometro al centesimo di secondo.
I quattro tragitti stradali previsti hanno coinvolto alcuni Moto Club organizzati per effettuare un controllo timbro al passaggio di ciascun partecipante. Prima tappa a Primaluna, in Valsassina, seconda a Bellagio effettuando il giro del triangolo lariano, terza, in notturna, nella Valcava e quarta, all’alba, a Tradate, dove il controllo timbro è stato organizzato all’interno del Museo Frera. Coinvolti, pertanto, i Moto Club Valsassina, Bellagio e Abbiate Guazzone, mentre il controllo notturno è stato eseguito dal Moto Club Biassono.
Al termine delle 24 ore, ciascuna coppia ha percorso quasi 1.000 chilometri in moto, dormendo il necessario al paddock e dando prova di grande coraggio, costanza e concentrazione.
Classifiche alla mano, al primo posto dell’assoluta si è piazzata la coppia Carlo Bozzetti – Gaetano Traversi, al secondo Andrea Bressan – Giorgio Giovanni Sala (all’esordio in questo tipo di gara) e al terzo Aldo Benardelli – Luciano Monni; fra le moto moderne, la vittoria è andata al duo Bressan – Sala, seguito dalla coppia formata da Eddy Crotti e Paolo Sala; fra gli scooter, al primo posto si è piazzata la coppia Bozzetti – Traverso, al secondo Ciro Staro – Luigi Parisi e al terzo Marco Pinoli – Alessandro Rossi. Nelle classifiche individuali, l’assoluta se l’è aggiudicata Gaetano Traversi del Vespa Club Milano, in sella alla sua PX 200 del 1998; alle sue spalle, Giorgio Giovanni Sala del Moto Club Biassono con una KTM Duke 690R del 2014 e Ciro Staro del Vespa Club Milano con una P200E del 1982. Fra le moto moderne, la vittoria è andata a Giorgio Giovanni Sala, mentre fra i centauri vintage ha primeggiato Claudio Fraconti. In palio anche i due trofei intitolati alla memoria di Andrea Zoia del Moto Club Biassono (vinto sempre da Sala) e di Paolo Gornati, a lungo presidente del Gilera Club Arcore (vinto da Fraconti).