Venerdì 1° maggio si è concluso nella città barocca di Noto (SR) l’edizione 2015 del Giro di Sicilia, di cui il Moto Club Tirreno era il capofila di più sodalizi siciliani che hanno realizzato questo evento itinerante con la formula di motovacanza. Questa manifestazione è diventata una seria realtà, apprezzata dai partecipanti e vista come una realizzazione pratica della teoria espressa dalla Commissione Turistica sulla necessità di individuare nuove forme di mototurismo, sicuramente meno di massa ma basate sull’elevato rapporto qualità/prezzo e con contenuti elevati sotto il profilo turistico/culturale.
Sono stati sette giorni di vacanza in moto durante i quali i partecipanti hanno potuto visitare Palermo, le Madonie, percorrere il vecchio percorso della Targa Florio con visita al Museo e Cefalù per poi passare al parco dei Nebrodi con sosta a Mistretta. Questo è stato solo l’inizio di una prima parte terminata sull’Etna ancora imbiancato dalla neve. Il Tour è poi continuato a Palazzolo Acreide, città Patrimonio dell’Umanità e di seguito a Siracusa per visitare il teatro greco e ancora il barocco di Ortigia. Parcheggiate le moto, sempre a Ortigia, giro in barca per risalire il fiume Ciane per poi ammirare le bellezze del Plemmirio, preistorico villaggio nell’area marina protetta della penisola Maddalena Capo Murro di Porco.
Da segnalare la gradita accoglienza che le locali Amministrazioni hanno riservato ai partecipanti del Giro di Sicilia, predisponendo zone di sosta esclusive e intervenendo direttamente a salutare la carovana dei partecipanti. Le due forme di mototurismo (motovacanza e motoruduno) si sono poi incontrate, con entusiasmo reciproco, all’Eremo di Croce Santa per la manifestazione tradizionale di Rosolini. Un altro buon esempio di sinergia sul territorio.
Molto abili gli organizzatori a far sentire sin dall’inizio i partecipanti a loro agio. Insomma, il Giro di Sicilia è stato ben organizzato, gestito con semplicità ed efficienza, impegno massimo, serenità e aggregazione totale.