Fuga per la vittoria non è solo il titolo di un film, spesso è anche la tattica ideale per vincere le gare, peccato che in Moto3 sia spesso inapplicabile. Lo ha dimostrato il GP d’apertura del Motomondiale in Qatar, dove il podio se lo sono giocati in tredici. E sul podio ci è salito Enea Bastianini, secondo a 27 millesimi dal vincitore Masbou e capace di rimontare dal 21° posto in griglia.
“Forse è cambiato qualcosa a livello psicologico tra prove e gara – spiega Bastianini – infatti domenica ero più sereno. Ad incidere di più è stato però lo stile di guida che sono riuscito a modificare nel corso del weekend”. I problemi sono quindi alle spalle? “Spero di non ritrovarli nelle prossime occasioni, ma siamo solo alla prima prova del Motomondiale. In ogni caso il mio set up era certamente migliore in gara che nei turni di prove”.
Bastianini è stato il migliore degli italiani (nonché quasi il migliore in assoluto) e dopo una bagarre del genere ha potuto fare le sue prime valutazioni: “In Moto3 non sai mai con chi avrai a che fare. Prima ti tocca un rivale, poi un altro ancora e così via, ma a Losail ho visto tanti piloti in ottima forma. Parlo di Olivera, nonostante sia caduto e Kent, ma anche di Pecco (Bagnaia, ndr) e Niccolò (Antonelli, ndr)“. Gli italiani lì davanti non mancano, chissà che nelle prossime gare non riescano a formare un gruppetto per andare in fuga.