Ottimo riscontro, dopo il successo di Palermo, per le altre due tappe del Progetto MIT-MIUR in Sicilia.
Il Referente regionale FMI Giovanni Fasitta e il dottor Gaetano Servedio della Direzione Generale Territoriale del Sud e Sicilia del Ministero dei Trasporti hanno coordinato gli interventi nelle città di Catania e Messina, svoltisi rispettivamente il 19 e il 20 marzo.
A Catania, presso l’ITIS “G.Marconi”, il Dirigente scolastico professor Ugo Pirrone ha introdotto la giornata illustrando agli alunni l’importanza del progetto di sensibilizzazione alla sicurezza stradale, lasciando poi la parola al Referente per l’Educazione Stradale dell’Istituto professor Illuminato Meli. Il professor Meli, nel duplice ruolo di docente e formatore federale, ha affrontato le problematiche legate al comportamento corretto alla guida del mezzo a due ruote, rimarcando le strette connessioni tra rispetto delle regole e incolumità degli utenti della strada.
Il Referente regionale Giovanni Fasitta ha continuato la lezione soffermandosi sull’importanza dell’utilizzo del casco e sulla manutenzione del mezzo a due ruote.
A Messina sono state coinvolte due scuole: il liceo classico statale “La Farina” ed il liceo artistico statale “G. Basile”, dove la Dirigente di entrambi gli Istituti, professoressa Giuseppina Prestipino, ha messo a disposizione sia l’aula magna che la palestra del liceo classico per effettuare le ore di lezione.
Il programma della giornata è stato svolto dal Referente regionale FMI Giovanni Fasitta, assieme ai Formatori Giovanni Cordaro e Illuminato Meli, e dal dottor Gaetano Servedio del Mit, alla presenza di circa 60 alunni di cui 5 in possesso di patente AM ed altri 7 in possesso di A1 e circa 30 di loro in procinto di conseguire la patente A1.
In entrambe le giornate le nozioni teoriche sono state approfondite grazie all’utilizzo del simulatore di guida e degli occhiali che riproducono lo stato di ebrezza. I ragazzi, seguiti dai Formatori, si sono esercitati alla guida affrontando, seppur virtualmente, i pericoli dell’ambiente stradale. Infine, con l’ausilio degli occhiali “alcolvista”, gli alunni hanno potuto sperimentare i deficit percettivi e motori derivanti dall’assunzione di sostanze alcoliche.