E’ fissata al 2 febbraio la scadenza per il pagamento del bollo e le indicazioni sull’applicazione delle nuove norme sulle auto e moto storiche approvate nella Legge di Stabilità (che ha cancellato l’esenzione dal pagamento per i mezzi di 20 anni, mantenendola solo per quelli di 30 anni) non sono affatto chiare. O meglio, non lo sono in tutte le regioni.
Iniziamo con il dire che rispetto a quanto comunicato dalla FMI la scorsa settimana, vi sono alcuni aggiornamenti: la Lombardia ha modificato le propria posizione, decidendo che i mezzi dai venti anni in su iscritti nei Registri Storici riconosciuti dall’articolo 60 del Codice della Strada (FMI, ASI, Fiat, Lancia, Alfa Romeo) hanno diritto all’esenzione totale dal bollo, mentre tutti gli altri versano la tassa di possesso piena fino al compimento del trentesimo anno.
La Basilicata starebbe per ufficializzare la propria decisione di assoggettare le moto di venti anni al pagamento del bollo a seconda della cilindrata, mentre il Friuli Venezia Giulia, Regione a Statuto speciale, vorrebbe chiedere al Governo di poter fare una legge propria in autonomia rispetto a quella nazionale. Segue il prospetto aggiornato ad oggi, 30 gennaio, della situazione regione per regione.
Ricordiamo ancora una volta che se è tutto molto chiaro per i mezzi che hanno compiuto 30 anni – i quali mantengono il diritto all’esenzione in tutte le regioni – la situazione non è definitiva per i mezzi tra i 20 ed i 30 anni, per i quali siamo ancora in attesa che alcune regioni si pronuncino.
Per quanto riguarda la data di scadenza del bollo, anche in questo caso la situazione non è chiara. Nelle regioni che, a seguito dalla legge di Stabilità, hanno abolito la tassa di circolazione per i mezzi tra i 20 ed i 30 anni, reintroducendo per essi la tassa di possesso, la scadenza per il pagamento è anticipata al 2 febbraio, in quanto tale pagamento viene tecnicamente considerato “rientro da esenzione”. Con la tassa di
circolazione gli utenti avevano infatti pagato fino a dicembre 2014, quindi – se rispettassero la scadenza del 28 febbraio a cui sono abituati i possessori di moto – rimarrebbe scoperto il mese di gennaio. In questo caso, oltre alla tassa si dovrebbero pagare anche le sanzioni e gli interessi, pari a circa il 3% della tassa stessa.
Esempio:
– Il possessore di una moto tra i 20 e i 30 anni che fino ad oggi ha pagato la tassa di circolazione, nelle regioni dove questa è stata abolita deve pagare la tassa di possesso entro il 2 febbraio.
– Il possessore di una moto che nel 2015 ha compiuto 20 anni e che non ha mai pagato la tassa di circolazione continuerà a pagare il bollo entro il 28 febbraio.
A parte Lazio ed Umbria che lo hanno comunicato ufficialmente, a nostro avviso la scadenza della tassa di proprietà per le moto tra i 20 ed i 30 anni è anticipata al 2 febbraio anche in Abruzzo, Calabria, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Provincia di Trento, Valle d’Aosta. Presumibilmente, anche in Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia e Campania. Consapevole di questo aspetto, la regione Piemonte ha invece appena comunicato di aver spostato al 28 febbraio la data di scadenza per tutti i bolli.
Il consiglio dunque è quello di contattare gli uffici regionali competenti entro il 2 febbraio 2015 e seguirne le istruzioni.
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