Di solito, per i formatori di educazione stradale FMI, l’estate è un periodo di riposo ma non per tutti! Terminato l’anno scolastico e i corsi teorici e pratici sullo scooter con gli studenti delle scuole medie e superiori, nel corso dell’estate i formatori FMI-M.C.Spinea , preoccupati per il crescente numero di incidenti, purtroppo anche mortali, che si sono verificati nel veneziano e nel veneto all’inizio della stagione estiva, hanno spostato la loro attenzione sugli utenti adulti delle due ruote
Eccoli dunque impegnati agli stand del BikeExpo di Padova, con un corso di guida realizzato allo stadio Euganeo di Padova alla presenza dell’Ing. Vittore Cossalter, docente di dinamica meccanica dell’Università di Padova e del collaudatore della Bitubo Race-Sospension Dario Comunello. Una ventina di motociclisti impegnati in una giornata full-immersion, seguiti dei formatori Buonomano, Wierzebiki, Sartori, Laffusa, Berlose, Faraon, D’Elia e Rampazzo.
Il programma di sensibilizzazione alla sicurezza e della preparazione alla guida difensiva degli utenti delle due ruote ha trovato applicazione nella giornata di Pavia nella manifestazione del MOTORAID della Riviera del Brenta a GAMBARARE di Mira, con la promozione dell’uso corretto della moto in strada e fuoristrada.
Ai primi di luglio, a SPINEA, è stata realizzata la NOTTE GIALLA, dove, fra musica, folklore e gastronomia, i formatori FMI hanno effettuato oltre 150 test dei tempi di reazione del campo visivo e circa 80 ragazzi hanno effettuato il percorso di prova scooter nel piazzale dello stadio. Duecentoventi persone hanno inoltre partecipato al concorso a premi con il questionario di sensibilizzazione “Mi piego ma non mi spezzo”.
A fine agosto è stata la volta della notte di Jesolo, dove la Polizia Municipale, con le Associazioni di volontariato locale ed i Vigili del Fuoco, ha ospitato nei propri stand i formatori della FMI, impegnati ancora una volta a richiamare l’attenzione dei villeggianti ad una sicurezza attiva e passiva sulle due ruote.
Esposti sui tavoli e sulla pavimentazione della piazza Mazzini nella centralissima cittadina balneare, mezzi di protezione individuale di ogni tipo, caschi incidentati a “raccontare la loro storia” , altri colpiti da una mazza da 10 kg (simulazione d’urto alla ipotetica velocità di 140 km/h) e mazzetta da 500 gr (ipotetica velocità di 40 km/h) per far capire come la velocità può lasciare dei danni irreversibili sui caschi stessi, ma principalmente sulla testa delle persone.
Oltre cinquemila i giovani e gli adulti passati agli stand della Polizia Municipale – Federmoto Dipartimento Educazione stradale per i test sulla vista, il controllo del tasso alcolemico, per la compilazione dei questionari sulla sicurezza.
Con costanti relazioni e informazione su schermo gigante, con la formazione di gruppetti di persone richiamati dal lancio in aria dei caschi e dai colpi che poi ricevevono quando venivano posti sulla falsa testa in legno, o sulla pavimentazione; a colpirli i passanti inizialmente divertiti dal giochino, poi pensierosi quando successivamente si faceva vedere e toccare con mano l’effetto dirompente dei colpi. Un forte richiamo alla necessità di essere sulla strada con la testa, ben protetta, ma soprattutto consapevoli dei limiti di garanzia dettati dall’energia d’impatto e la relativa resistenza anche di modelli di caschi dell’ultima generazione come quelli presentati grezzi fabbricati con multicomponenti (kevlar-fibra di vetro, carbonio).
Per ottobre è in programma una serie di corsi di guida sicura e difensiva per motociclisti adulti a Padova, Jesolo, Vittorio Veneto e Tolmezzo.