Il prossimo 12 ottobre prende il via un importante Progetto di Educazione Stradale, concordato dalla Federazione Motociclistica Italiana con il Ministero dei Trasporti, articolato sulla presenza in 10 Province italiane, per un totale di 20 appuntamenti. In ognuna delle giornate in calendario verranno allestiti Corsi di Prove Pratiche di Guida, coinvolgendo ragazzi e ragazze delle scuole medie inferiori e superiori, in età prossima all’acquisizione del cosiddetto “Patentino”, indispensabile per la guida di un ciclomotore.
“Siamo particolarmente lieti di questo accordo – ha dichiarato Paolo Sesti, Presidente della FMI – che ci consente di svolgere un concreto ruolo da “educatori” nei confronti dei futuri utenti a due ruote. Una necessità reale, se ci confrontiamo con la situazione di tutti i giorni, che vede tanti motociclisti “improvvisati” passare con forse troppa facilità dalle quattro alle due ruote, senza avere le cognizioni necessarie alla guida di uno scooter o di una moto, a cominciare ad esempio dal comportamento del mezzo in frenata, in curva, in situazioni di pericolo improvviso”.
Alla collaborazione in atto, attiva fin dallo scorso anno, si aggiunge ora il recentissimo Protocollo d’Intesa firmato con il Ministro Altero Matteoli.
In base al Protocollo i diversi Enti coinvolti (insieme alla FMI partecipano anche ACI, BMW Italia e Dorado) effettueranno un’attenta verifica sugli effetti dei Corsi di Guida Sicura nei confronti degli utenti. E’ dunque prossima la costituzione di un Gruppo di Lavoro con rappresentanti degli Enti stessi, per definire gli aspetti tecnici ed i parametri standard dei Corsi.
Verrà poi effettuata una sperimentazione pratica completa su un campione significativo di utenti di tutte le categorie di veicoli. In base all’esperienza raccolta sarà infine stilato il programma operativo per proseguire la sperimentazione stessa.
“Un accordo di grande soddisfazione per la Federazione – ha dichiarato il Presidente Sesti – perché il Ministero dei Trasporti utilizza in questo modo ufficialmente la nostra grande esperienza in campo sportivo, dove la sicurezza è un imperativo categorico, mettendola a disposizione degli utenti della strada. Siamo coscienti che i motociclisti sono utenti deboli, nel traffico, il che li trasforma troppo spesso in vittime in caso di incidente. La possibilità di intervenire nella loro preparazione, nel loro comportamento su strada, e dunque nella sicurezza attiva, a fronte dei potenziali pericoli della circolazione, è un fatto estremamente positivo”.