Chi l’avrebbe mai detto che per assaporare il fascino della Dakar basta andare in Germania? La Baja Saxonia, competizione valida per il Campionato Europeo Baja, lo dimostra. A pochi chilometri da Lipsia, capoluogo del Land che diede i natali a Bach, Wagner e Mendelssohn, i patiti dell’off-road possono affrontare sabbia, sterrati, fango, savana, guadi e pietraie, confrontandosi in una Dakar in miniatura che da tre anni appassiona centinaia di centauri, provenienti da tutti i paesi d’Europa.
Organizzata da RM Rallye Tec, la manifestazione motoristica quest’anno ha ospitato, tra moto, quad, auto e camion, 328 equipaggi di 15 nazionalità diverse, di cui 23 iscritti al Campionato UEM.
La gara, articolata su un prologo e due speciali, per un totale di circa 500 km di cui 370 km di prove speciali, si è svolta in una vasta area mineraria tra sterrati, laghetti, cave e boschi delle cittadine di Hohenmölsen e Profen. Freddo e pioggia hanno tentato di guastare la festa ai piloti, ma la passione sportiva, la potenza dei motori e il divertimento hanno avuto la meglio sul meteo e sulle difficoltà del percorso.
La delegazione dei piloti europei ha visto allo start Paolo Ceci, in testa alla classifica europea, da poco uscito dal Team ufficiale Aprilia per inforcare una Beta 450, i portacolori del Team Great Wall Ugo Filosa (Husqvarna TE 510) e Manuel Lucchese (Husqvarna TE 450), reduci entrambi da uno sfortunato abbandono per caduta a Pordenone, decisi più che mai a recuperare punti importanti, l’inossidabile Ingo Zahn (KTM EXC 530), l’austriaco Puchberger (KTM EXC 450), e il ceco Vladimir Tosenovsky (KTM EXC 300).
Prologo – 13/05/2010:
Il prologo fulmineo, disputato su un percorso di 6 km nel pomeriggio del venerdì, vede Filosa, del Team Great Wall, agguerrito più che mai, conquistare la pole, seguito da Puchberger a 4’:25”. Il gruppetto composto da Lucchese, Tosenovsky, Ceci e Zahn, prima di entrare in sintonia col terreno di gara, mutevole e insidioso, si attarda di oltre 8 minuti, per problemi dovuti alla navigazione.
Tappa 1 – 14/05/2010:
Freddo e pioggia attendono i piloti allo start della prima speciale, alle 7 del mattino, lungo il perimetro della cava che ospita la competizione, in un paesaggio tra il lunare e l’africano, con tratti di sabbia, terra nerissima, boschi di betulle, fango sdrucciolevole e woops improvvise. La speciale si svolge su un percorso ad anello, da percorrere per cinque volte, per un chilometraggio complessivo di 205 km. L’obbligo del road book e i sei controlli orari disorientano non poco i frequentatori delle baja, avvezzi alla guida veloce e balisata. Ceci, mettendo in pratica la propria esperienza di navigazione acquisita anche nell’ultima Dakar sudamericana, è in ottima forma, e incamera il miglior tempo (3h:23’:38”), davanti a Zahn, a 12’, e a Lucchese, che a causa di un malfunzionamento al road book elettrico accusa circa 15’ di ritardo. Nelle retrovie ci provano Tosenovsky, che a sua volta perde tempo a causa di un mancato rifornimento, Puchberger e Filosa, che salta 5 controlli a tempo e subisce una penalità di 5 ore.
Classifica della prima tappa: Ceci, con 3:23’38”, precede Zahn a 12’:18”, Lucchese a 15’:24” e Tosenovsky a 34’:34”. Puchberger e Filosa sono indietro di ore, a causa delle penalità subite.
Tappa 2 – 15/05/2010:
Ore 8, meteo in miglioramento, anche se una leggera pioggia insiste sull’area di gara. Il tracciato, ormai intriso di acqua a causa degli acquazzoni caduti nel pomeriggio di venerdì e durante la notte, non perdona. L’organizzatore decide di accorciare il percorso di circa 10 km, tagliando le aree più allagate. Il percorso modificato, simile a quello del giorno precedente, viene affrontato in senso inverso, sempre per cinque volte. Ceci domina incontrastato, abbassando i tempi della prima giornata a 3h:13’:14”, e districandosi tra ritardatari e doppiati. Mezzi e piloti si trasformano in irriconoscibili statue di fango, ma il percorso appassionante e il paesaggio irreale e mutevole tengono alto il morale. Tosenovsky recupera (3h:50’:33”), scavalca Zahn e si porta in seconda posizione di tappa. Puchberger e Lucchese, che accusa noie alla centralina della propria moto, accumulano rispettivamente 5 e 16 ore di penalità, precedendo solo Filosa, che ne capitalizza 31 per rottura della moto.
Classifica della seconda tappa: Ceci si aggiudica anche il leg 2, con 2:35’14”, precedendo Tosenovsky di 5’:50” e Zahn di 8’:42”. Puchberger, Lucchese e Filosa a parecchie ore, grazie alla ricca collezione di penalità.
La somma dei tempi delle due giornate di gara dichiara Paolo Ceci, all’esordio con la nuova Beta 450, vincitore della kermesse tedesca e leader incontrastato del Campionato. Seguono Zahn e Tosenovsky, che affilano i coltelli in attesa della prossima gara, da correre sotto le altissime pale eoliche di Melfi.
Classifiche Campionato Europeo Baja UEM 2010 moto:
Assoluta: Ceci Paolo 95, Zahn Ingo 76, Filosa Ugo 50, Zanotti Alex 44, Chaleco Lopez Francisco 43.
Classe B1: Ceci Paolo 95, Chaleco Lopez Francisco 45, Zanotti Alex 44.
Classe B2: Zahn Ingo 94, Filosa Ugo 65, Tosenovsky Vlastimil Jr 47.
Classe W: Burioli Erika 25.