Aprilia invade il podio per l’Europeo, Basso e Sant per l’Italiano. Dutto inizia la sua gara più dura.
Meccanici in fibrillazione, serbatoi assetati, pneumatici vergini scaricati dai camion dell’assistenza, pollici pronti sui cronometri, motori impazienti di sprigionare cavalli, piloti alle prese con il road book: una scena attesa da mesi, da quando è calato il sipario sul Campionato Europeo Baja 2009, concluso il 22 agosto in Ungheria, sul velocissimo tracciato di Veszprém.
Il 2010 si apre con la classica pordenonese, disputata sui magredi friulani, tra greti insidiosi, interminabili rettilinei lungo le vigne di Refosco e di Grave del Friuli, e le consuete ali di pubblico che si sporge dai ponti sul torrente Cosa e dagli argini del Tagliamento. Ben 58 gli iscritti alla 17a edizione: 37 i quad e 21 le moto, con i big della trascorsa stagione giunti nel paddock ospitato dalla Fiera di Pordenone con l’intenzione di dare filo da torcere ad una folta schiera di esordienti nella formula Baja.
Come consuetudine, l’organizzazione spetta a TOP srl di Pordenone, coordinata dall’infaticabile Mauro Tavella, in collaborazione con il Fuoristrada Club 4×4 Pordenone e il Moto Club QuadForQuad.
Purtroppo l’entusiasmo e la voglia di vincere del primo appuntamento europeo sono stati smorzati dal grave incidente che ha colpito Nicola Dutto, Campione Italiano uscente e secondo in Europeo 2009, al quale amici, piloti e appassionati dedicano un “forza Nik!” urlato a pieni polmoni.
Percorso e protagonisti
Il percorso si sviluppa su una lunghezza complessiva di 596,61 km, di cui 333,49 di prove speciali, tracciate sulla destra del Tagliamento. La cerimonia di partenza è ospitata dal Comune di Spilimbergo, che allestisce per l’occasione il palco in Piazza Garibaldi: moto e quad accenderanno i motori alle 16:30 di venerdì, per raggiungere lo start della prima ed unica S.S. della giornata, denominata “Rauscedo”, di 5,60 km, la cui classifica determinerà l’ordine di partenza della giornata successiva
Sabato i piloti affronteranno due speciali di 65,86 km, intitolate al campione udinese Edi Orioli, vincitore su due ruote di quattro Dakar. Partenza dal parco chiuso della Fiera di Pordenone, trasferimento in convoglio e start in prossimità della superstrada che porta a Spilimbergo. Il tracciato segue parallelo alla statale, verso nord, sfiora Rauscedo, si perde tra i vigneti di San Giorgio della Richinvelda, quindi si getta nell’alveo ciottoloso del Cosa, da percorrere a tutto gas fino al Tagliamento, prima lungo il suo argine destro, poi nel greto asciutto, fino alla fotocellula, a poche centinaia di metri dal Ponte della Delizia. Rientro a Pordenone per assistenza e refuelling, due parole con i meccanici, e via di nuovo per la seconda speciale: stesso percorso, stessa direzione.
Domenica la dedica della speciale passa al pilota automobilistico Pierre Lartigue, quattro volte Campione del mondo Rally Raid, tre volte vincitore della Parigi Dakar, e per quattro anni consecutivi sul gradino più alto del podio nell’Italian Baja. Il tracciato è lo stesso della giornata precedente, ma deve essere percorso in senso inverso, per ben tre volte.
La starting list elenca vecchie conoscenze ed esordienti di tutto rispetto, pronti a sfidare i “veterani” della baja. Saliranno in sella Nicola Dutto, sulla nuova Suzuki RMZ 450, mentre è atteso da tutti il rientro del Team Giofil Aprilia, che vede le sue RXV 450 cavalcate da tre assi dell’off-road su due ruote: il cileno Francisco López Contardo, terzo nella scorsa Dakar, erede del soprannome “Chaleco” dal padre, che all’inizio degli anni 80 disputava gare di motocross indossando un grosso cappotto di lana, chiamato appunto chaleco dai connazionali. Al suo fianco Paolo Ceci, endurista passato al motorally, già distintosi nell’Italian Baja, 14° assoluto in Dakar 2010, e il sanmarinese Alex Zanotti, che vanta numerose vittorie nel moto rally italiano ed europeo. Ugo Filosa, entusiasta della baja dopo l’esordio di Melfi nel 2009, e Manuel Lucchese, assiduo frequentatore del moto rally e del Campionato Europeo Raid, entrano nel nuovo Team Great Wall, a bordo di due Husqvarna. Debutta invece nelle bajas Erika Burioli, campionessa italiana motorally e Rally Raid, mentre il tedesco Ingo Zahn si ripresenta a bordo di KTM EXC 530. In lizza per il Campionato Italiano si ripresentano in formula baja Alberto Basso e Mauro Sant, già meccanico di Edi Orioli in Dakar, entrambi su TM. Gianluca Pina, in baja da anni su quad utility, dimezza le ruote e torna in sella alla moto (Beta BR 450), sua passione giovanile. All’esordio sulle grave del Friuli Riccardo Passigato, su KTM EXC 430, Raffaello Manenti (Baja España Aragón 2009), su BMW HP2, Federico Ghitti (unico italiano giunto all’arrivo in Dakar 2009), su KTM 450 Rally, Davide Paulitti (Suzuki DRZ 400 E) e Sebastiano Demurtas (Honda XR 400 R).
Prima Tappa:
Dopo il fulmineo prologo giocatosi venerdì con alcuni tempi sotto i 5’, i cronometri della PS2 scattano sabato mattina alle 10:00, sotto un cielo che promette solo pioggia e trasforma il percorso in un paesaggio monocromatico e ingannevole. I greti sassosi del Cosa e del Tagliamento sono appiattiti da una luce cinerea, che cela ai piloti ostacoli e avvallamenti. La visibilità compromessa potrebbe essere una delle concause determinanti il grave incidente sopravvenuto a Nicola Dutto, sbalzato di sella dopo la prima metà della speciale, su un rettilineo tra le anse del Tagliamento. L’impatto è violentissimo: il cuneese cade sulla testa e carambola sulla schiena, tra i sassi, a qualche metro dal proprio mezzo. Alex Zanotti, che sta inseguendo Nicola, soccorre immediatamente il collega. Poco dopo giunge anche Massimiliano Masante, su quad, e collabora con Zanotti nelle prime operazioni di assistenza. Rapidissimo l’intervento dell’elisoccorso di Udine, dove Dutto viene sottoposto urgentemente a intervento chirurgico. Gli ultimi dispacci medici sono comunque confortanti: Nicola rimarrà sotto osservazione presso l’Ospedale di Udine, per essere quindi trasferito in un centro riabilitativo specializzato. Piloti, amici e fan tifano per un suo ritorno alle competizioni. Forza Nik!
Nel frattempo i piloti rimasti in gara chiudono la speciale e si dirigono all’assistenza, evidentemente turbati per la caduta del collega. La PS2, vede la seguente classifica assoluta: conduce a sorpresa Alberto Basso, pordenonese e conoscitore dei tracciati locali, su TM 530, con un tempo di 44’00”. A 44”, dopo un duello all’ultima staccata, insegue Mauro Sant, su TM 450, mentre Ceci, Filosa e Zanotti (cui la giuria abbuona 5’ per i soccorsi prestati a Dutto), accusano ritardi superiori al minuto. Il tedesco Zahn, Passigato e la Burioli vanno oltre i 5’. “Chaleco” inizia malissimo, e resta indietro a 9’12”, seguito da Manenti, Ghitti, Paulitti e gli altri. Manuel Lucchese (Husqvarna TE 450) e Sebastiano Demurtas cadono: il primo si ritira dalla gara, il secondo riesce a ripartire.
Il cileno digerisce la lezione e si vendica in PS2: risale di otto posizioni e infligge a Zanotti un minuto di polvere. Seguono a poco più di un minuto Alberto Basso e Mauro Sant, poi Ceci, Filosa, che cade e perde preziosi minuti, quindi Zahn, Paulitti, la Burioli, Passigato e gli altri dietro.
Classifica definitiva in leg 1: Sant, con 1:28’46”, precede Basso, penalizzato di un minuto per ritardo al C.O., a un secondo, e Ceci, a 48”. Poi Zanotti, “Chaleco” e Zahn.
Seconda Tappa:
Il mattino successivo la PS3 ripercorre lo stesso tracciato, in direzione inversa, con partenza in prossimità del Ponte della Delizia. Il primo pilota legge il conto alla rovescia alle 8:00. Con intervalli di un minuto entrano in speciale tutti gli altri, sapendo che dovranno affrontare subito il tratto più duro della prova: il greto traditore del Tagliamento, immediatamente seguito dai passaggi sotto i tre ponti sul torrente Cosa, completamente asciutto. Un ultimo salto per uscire dal greto e aprire il gas nelle piatte campagne di San Giorgio della Richinvelda e di Rauscedo, tra vigneti, campi arati e balle di fieno a delimitare le curve pericolose.
“Chaleco”, ben adattato alla tipologia del terreno, tenta la sfida ai 40’, e domina la speciale con 1’42” di distacco su Basso e 1’45” su Sant. I due, regolarissimi sulle loro TM azzurre, pensando al punteggio per il Campionato Italiano non demordono. Zanotti e Ceci stanno dietro, oltre i due minuti. Il tracciato, impegnativo sui “dritti” e poco “guidato”, favorisce i piloti veloci e i mezzi potenti, ragion per cui restano indietro, oltre i 6 minuti di gap, De Piccoli, Passigato, Paulitti e gli altri. Erika Burioli cade malamente, ma esce caparbiamente dalla speciale. Si ritirerà a seguito della lussazione alla spalla, riscontrata dai medici del paddock. Stessa sorte per Filosa, che accusa un forte dolore al polso, a seguito della caduta in PS3: ritiro anche per il generoso centauro partenopeo.
Assistenza, sostituzione del tear-off (il cielo minaccia pioggia), riordino, trasferimento, di nuovo allo start, per la PS5, penultima speciale in programma. Stesso copione della prova precedente: nell’ordine Chaleco, Basso, Sant, Zanotti e Ceci. Solo sotto il quinto posto si assiste a un rimescolamento: Demurtas e Zahn recuperano, mentre Ghitti finisce in coda.
La PS6, identica alla precedente, viene sospesa dalla Direzione di Gara, per motivi di sicurezza: la minaccia della pioggia e la scarsa visibilità suggeriscono ai commissari di far rientrare i piloti che. Prima del podio viene sempre l’incolumità dei concorrenti.
Definitiva della seconda giornata: “Chaleco” in testa, seguito da Basso, Sant, Zanotti, Ceci, De Piccoli e Passigato.
Vince la gara Alberto Basso (2:55’01”), che sale sul gradino più alto del podio, seguito da Sant (2:55’36”) e Zanotti, regolarissimo sulla sua Aprilia (2:58’09”). Poi Ceci (2:58’55”) e “Chaleco”, che maledice la prima sfortunata speciale.
Classifiche Campionato Europeo Baja UEM 2010:
Assoluta: Ceci Paolo 45, Zanotti Alex 44, Chaleco Lopez Francisco 43, Zahn Ingo 34, Filosa Ugo 20.
Classe B1: Ceci Paolo 45, Chaleco Lopez Francisco 45, Zanotti Alex 44.
Classe B2: Zahn Ingo 47, Filosa Ugo 25.
Classe W: Burioli Erika 25.
Classifiche Campionato Italiano Baja FMI 2010:
Assoluta: Basso Alberto 45, Sant Mauro 45, Ceci Paolo 29, Zanotti Alex 29, Passigato Riccardo 20.
Classe M1: Sant Mauro 50, Ceci Paolo 36, Zanotti Alex 36.
Classe M2: Basso Alberto 50, Passigato Riccardo 36, Filosa Ugo 20.
Classe MF: Burioli Erika 25.
Team: Team Cozzi-Great Wall 16.