Si avvicina l’edizione numero dodici del Pharaons Rally, l’immancabile e atteso appuntamento autunnale dei Rally Tout Terrain. La carovana animata dall’organizzazione di JVD International torna in Egitto con centinaia di chilometri di deserto ancora da scoprire.
Gli appassionati d Rally Tuttoterreno sanno che JVD li aspetta puntualmente ad ottobre ogni anno, per sfidarsi nelle consuete sette tappe, percorrendo tremila chilometri e cavalcando tanta sabbia: una garanzia che da dodici anni si ripete senza sosta. Ma i piloti quest’anno sono attesi da piste mai percorse prima, tracciati in gran parte inediti dove sfidarsi per un’intera settimana. Il successo che negli ultimi anni sta premiando il duro lavoro e l’impegno costante di Jacky Ickx, Daniele Cotto e Marco Bucci il frutto non solo della maturità organizzativa raggiunta da JVD, ma anche di un giusto mix di tradizione ed innovazione, di un prezioso equilibrio tra avventura estrema, sicurezza e divertimento che il Rally dei Faraoni sa assicurare.
Un’importante novità riguarda l’edizione 2009: la neonata partnership tra JVD International e ZRC la società organizzatrice della TransAfricaine Classic. Gli organizzatori del Pharaons stringono la mano a Patrick Zaniroli, manager della gara di regolarità francese, che quest’anno si correrà quindi in Egitto, in concomitanza del Rally dei Faraoni. Il “grande mare di sabbia” ospiterà così due carovane che ogni giorno affronteranno individualmente la propria sfida, ma che a sera s’incontreranno nello stesso bivacco. Due delle più importanti organizzazioni di eventi in Africa entrano in sinergia con un obiettivo comune: dopo i successi già raggiunti, crescere ancora di livello.
La sfida 2009 del Pharaons Rally ha già preso il via il 10 gennaio con l’apertura delle iscrizioni, mentre nel mese di marzo i ricognitori di JVD voleranno in Egitto per disegnare il nuovo road book. E’ previsto un chilometraggio totale molto simile a quello dello scorso anno, come di consueto con tratti di trasferimento ridotti al minimo. Lo start sarà come sempre al cospetto delle piramidi di Giza, dove torneranno dopo sette giorni di navigazione i nuovi “faraoni” per festeggiare il trionfo; lasciata la congestionata metropoli del Cairo, la carovana si dirigerà come sempre verso l’Oasi di Baharija, bivacco ormai storico del rally. Quest’anno la bussola punterà poi decisamente verso sud in direzione dell’Oasi di Dakhla, scendendo di ben tre paralleli sull’atlante. Un nuovo microcosmo da scoprire nelle oasi del sud, risalenti al periodo neolitico, perle che spuntano dal deserto ricche di pitture rupestri primitive, costruzioni in mattoni di fango e palmeti da datteri che fioriscono nell’arido Deserto Occidentale.