Dopo nove vittorie e due secondi posti consecutivi con il titolo sfumato all’ultima prova, arriva finalmente il decimo trionfo per Marco Tomassini nella Rievocazione Storica del Motogiro d’Italia, la gran fondo delle moto d’epoca e non solo, ideata alla fine degli anni ottanta dal Moto Club Terni Libero Liberati – Paolo Pileri e realizzata in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana e Internazionale giunta alla trentesima edizione.
Tomassini, sessantenne folignate, chirurgo maxillo facciale di professione, è uno dei massimi esperti mondiali di gran fondo di moto d’epoca. Nel suo palmares figurano infatti oltre al Motogiro: Milano-Taranto, Carrera spagnola, eventi simili in Francia, Germania e Olanda; quest’anno si è aggiudicato la gara in sella a una Gilera Super Sport 175 del 1957 al termine di un combattuto testa a testa con l’olandese Eric Willemse su Moto Guzzi Lodola, già vincitore del Motogiro ed altro grande esperto di queste manifestazioni. Terzo, in questa classe che è la più prestigiosa, rifacendosi fedelmente al Motogiro agonistico che si è corso dal 1953 al 1957, è giunto il lombardo Paolo Mattioli su Morini Tre sette 175.
Il vincitore dopo una partenza a rilento, ha fallito completamente le prove speciali cronometrate della prima giornata ma si è rifatto nelle successive, vincendo la seconda, terza e quinta tappa, dove ha accumulato un discreto vantaggio che gli ha garantito la vittoria, nonostante il successo nell’ultima frazione di Willemse. L’olandese ha recuperato tantissimo ma questo non è stato sufficiente a scalzare Tomassini dal gradino più alto del podio.
Dominio dei concorrenti marcati Vespa Piaggio nella classe Vintage con il successo andato a Pier Fabrizio Donadonibus su una splendida e conservata Vespa GS che ha preceduto i due portacolori del Vespa Club Roma Franco Carboni e Alessandro Betti.
Il britannico Bernard Witte su BMW R60Z si è aggiudicato la categoria Classic, imponendosi su Francesco Moroni (Vespa Piaggio PX) e sul tedesco Michael Cassel che guidava una splendida Benelli sei cilindri. Più lontano il britannico Simon Orbon su Honda CB.
Nella categoria Eritage tutto facile per il ternano Luciano Liberati, nipote dell’iridato Libero al quale è intitolato il moto club organizzatore, che su una Guzzi Falcone ha avuto facile ragione degli inglesi Bush Stuart su Gilera Saturno e David Jackson che ha portato in gara una rarissima Brough Superior 990 del 1930, il quale nella speciale conclusiva ha avuto la meglio sul connazionale Jeremy Lode in sella ad una splendida Rudge 500, ritenuta la moto più bella di tutto il Motogiro.
Infine vittoria del giornalista Claudio Antonaci nella classe riservata alle moto attuali che in sella alla Benelli Leoncino 500, azienda che ha supportato la manifestazione, ha preceduto il tedesco Roger Manning su Guzzi Lario e la connazionale Brighitte Benner in sella alla Suzuzi Bandit che è risultata anche la prima delle donne in gara.
Nella classifica riservata alle nazioni, l’Italia ha preceduto la Gran Bretagna e la Germania.
L’edizione 2021 del Motogiro è partita il 10 ottobre da Misano dove si è conclusa il 16 con arrivo sempre a Misano sul circuito “Marco Simoncelli”. In totale sono stati percorsi oltre 1700 chilometri divisi in sei frazioni; oltre alla cittadina adriatica i concorrenti hanno sostato a San Marino, Todi, Grosseto, Spoleto e Ascoli Piceno.
Perfetta l’organizzazione del Moto Club Terni L.Liberati – P.Pileri curata in ogni particolare e che in questa circostanza ha scelto percorsi e strade poco trafficate e ha attraversato paesaggi unici, spaziando dal mar Adriatico al mar Tirreno, superando numerosi valici Appennini già innevati. Vere e proprie cartoline hanno immortalato i concorrenti nei passaggi ad Assisi, Todi, Orvieto in piazza Duomo, così come a San Marino, Grosseto, Macerata ed Ascoli Piceno. Sia lungo il tracciato che all’arrivo nelle sedi di tappa tanto pubblico ha applaudito e salutato i concorrenti.
Nel salutare i partecipanti, in occasione delle premiazioni finali, il presidente del Moto Club Terni, Massimo Mansueti ha dato appuntamento al 2022, con la speranza che la fine della pandemia permetta il ritorno in massa dei piloti da tutto il mondo, in particolare ai numerosi gruppi provenienti dalla Gran Bretagna, Stati Uniti, Sud America e ovviamente anche dall’Italia e che si possa riprendere a svolgere l’evento a fine primavera e non in autunno. Il percorso 2022 è già in programma e verrà ufficializzato entro la fine di novembre, data in cui si apriranno le iscrizioni.
Dei 103 iscritti 87 sono stati i partenti e di questi 62 sono arrivati al traguardo finale.